Etna: caratteristiche e storia del vulcano attivo più alto d’Europa

Etna: la sua vetta, dai 3.326 metri sul livello del mare, domina il paesaggio della Sicilia orientale

StrettoWeb

Simbolo della Sicilia, ma che domina anche il panorama dalla sponda calabra, l’Etna ha tra i suoi tanti primati quello di essere il vulcano attivo più alto d’Europa: la sua vetta, dai 3.326 metri sul livello del mare, domina il paesaggio della Sicilia orientale, rendendolo una presenza costante che è diventata un tutt’uno con la cultura e con la storia di questa regione e dei suoi abitanti, che ancora oggi lo chiamano affettuosamente A Muntagna, a testimoniare il semplice ma profondo legame che connette la popolazione e il vulcano.

Una presenza che ha modellato il territorio

L’importanza dell’Etna non è certamente solo legata alla profonda connessione con la popolazione che condivide con la montagna il territorio, ma anche alla sua capacità di modellare in modo profondo, continuo e persistente tutta la macroarea, favorendo peraltro la nascita di quello che è ben considerabile come un ecosistema unico, forte di una biodiversità straordinaria che oggi include specie vegetali endemiche, che si sono dovute adattare alle condizioni spesso estreme del suo suolo lavico.

In termini geologici, l’Etna è un vulcano composito di tipo strato-vulcano: si è infatti formato nel corso di centinaia di migliaia di anni in seguito all’accumulo di materiali eruttivi che ne hanno decretato l’attuale consistenza.

Per quanto riguarda le sue non certo rare eruzioni, possono manifestarsi sia dai crateri che sono posti sulla sommità della montagna, sia dai crateri che invece si trovano sui fianchi, con l’apertura di nuove e vecchie bocche eruttive laterali.

La frequente attività lavica ha evidentemente impattato sul terreno, dando vita a un suolo fertile che ha a sua volta contribuito allo sviluppo di un’agricoltura particolarmente pregiata. Non è certamente un caso che proprio sui terreni etnei trovino oggi spazio dei vigneti in grado di produrre vini di alta qualità, molto apprezzati in Italia e nel resto del mondo. Non è altresì un caso che sui territori etnei crescano pistacchi, agrumi e olive dalle proprietà organolettiche molto apprezzate, che beneficiano della ricchezza minerale del terreno lavico.

Etna, tra storia e leggenda

È evidente come una presenza così importante e millenaria abbia favorito la nascita di miti e leggende, fortemente radicate sul territorio.

Per esempio, nella mitologia greca l’Etna era considerato a tutti gli effetti la fucina di Efesto, il dio del fuoco, nonché la dimora del ciclope Polifemo, citato altresì in una delle opere letterarie più famose della storia come l’Odissea.

Dai miti e dalle leggende alla storia più concreta, il passo è abbastanza breve. L’Etna è stato reso celebre in tutto il mondo per la potenza delle sue eruzioni, spesso di natura distruttiva. Una delle più famose è quella che avvenne nel 1669, quando una sua eruzione raggiunse Catania e fu in grado di modificare in breve tempo la morfologia del terreno in modo molto significativo.

Oggi l’UNESCO ha ben riconosciuto l’elevato valore naturalistico e culturale dell’Etna e lo ha inserito dal 2013 all’interno della lista dei Patrimoni Mondiali dell’Umanità.

In ambito turistico, crescente è il suo ruolo: ogni anno sono tantissimi i visitatori che da ogni parte del mondo giungono alle sue pendici e, approfittando delle tante escursioni guidate che vengono organizzate, scelgono di vedere da vicino la straordinaria bellezza di questo monumento naturale.

La sicurezza della popolazione dell’Etna

L’Etna è oggetto di costante monitoraggio da parte dei tecnici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che, grazie a una sofisticata rete di strumenti, riescono a prevedere e studiare le eruzioni, permettendo alla popolazione locale di vivere un rapporto più sicuro con la montagna.

Proprio questa caratteristica ci permette di sottolineare come l’Etna sia un perfetto esempio di come un vulcano attivo possa ben integrarsi all’interno di una comunità umana, creando non solamente un rapporto di rispetto con la montagna, quanto anche un legame che può sfruttarne le caratteristiche benefiche, come ben possono testimoniare le aziende agricole che hanno saputo usufruire della bontà del terreno per garantirsi il migliore sviluppo economico e la produzione di prodotti alimentari di alta qualità.

Insomma, una risorsa sempre più importante per chi vive e lavora nella zona. Per i turisti, una meraviglia naturale che si presta a numerose declinazioni, dalla possibilità di praticare gli sport invernali come lo sci, all’opportunità di osservare in sicurezza i suoi fenomeni vulcanici.

Condividi