Atm Messina, nuovo botta e risposta tra sindacati ed azienda

I sindacati Filt Cgil, UIL Trasporti e Ugl Autoferro richiedono il rispetto delle normative sui riposi per garantire il benessere dei lavoratori di Atm Messina

I sindacati Filt Cgil, UIL Trasporti e Ugl Autoferro richiedono il rispetto delle normative sui riposi per garantire il benessere dei lavoratori di Atm Messina “Questo sistema, che prevede che i lavoratori possano usufruire di una pausa ogni 8 giorni anziché ogni 7, rappresenta una violazione inaccettabile dei diritti fondamentali dei dipendenti e contrasta con le normative vigenti in materia di riposi settimanali. È evidente che tale modifica non è sostenibile e rischia – c’è scritto nella nota dei sindacati – di compromettere il benessere fisico e mentale dei lavoratori. Questa implementazione costituisce una chiara violazione dell’Articolo 36 della Costituzione Italiana, che garantisce a ogni lavoratore il diritto a un riposo settimanale. Si pone, inoltre, in contrasto con le normative europee e nazionali, inclusa la Direttiva Europea 2003/88/CE e il Decreto Legislativo 66/2003, che stabiliscono il diritto a un minimo di 24 ore consecutive di riposo a settimana, entro un massimo di 7 giorni. Ignorare queste disposizioni minaccia non solo la salute e la sicurezza dei lavoratori, ma rischia di avere ripercussioni negative sulla qualità dei servizi forniti dall’azienda, con impatti diretti sulla comunità che utilizza il trasporto pubblico”.

È inaccettabile che i diritti dei lavoratori vengano calpestati in questo modo. Ogni dipendente ha diritto a un riposo adeguato, essenziale per il suo benessere fisico e mentale – affermano i segretari aziendali della Filt Cgil Parisi, della Uil Trasporti, Macrì, e dell’Ugl Autoferro, Antonino Nostro- il dialogo tra questi sindacati e l’ azienda, che in passato aveva prodotto risultati costruttivi, sembra essersi interrotto in modo preoccupante. Atm Spa. ha scelto di ignorare le richieste di confronto, rifiutando di convocare i sindacati per discutere le modifiche al sistema di riposo. Questa mancanza di comunicazione e trasparenza aggrava ulteriormente la situazione, sollevando dubbi sulla volontà dell’azienda di affrontare la questione con serietà”. 

La replica di Atm

In merito alle due distinte note sui tempi del riposo settimanale,  inviate rispettivamente dalle sigle sindacali Orsa, Faisa Cisal e Fit Cisl da una parte e da Filt Cgil, Uiltrasporti e Ugl dall’altra, Atm Spa, nell’esprimere “una certa meraviglia per i contenuti ed i toni delle stesse, precisa ancora una volta di agire nel totale rispetto della normativa vigente. Come più volte rappresentato alle organizzazioni sindacali, che in passato avevano già sollevato la questione, l’articolo 9 del decreto legislativo 66/2003, così come modificato ed integrato dalla legge n.133 del 2008, se da un lato stabilisce che il lavoratore ha diritto ad un riposo settimanale ogni 7 giorni , dall’altro rende questo termine non obbligatorio,  consentendo al datore di lavoro di concederlo calcolandolo come media in un periodo non superiore a 14 giorni”.

Ciononostante – si legge ancora nella nota – i vertici di questa Azienda non si sono mai sottratti al confronto e non lo faranno neanche in questa occasione . Pertanto, come richiesto dai sindacati, convochiamo sin da adesso un incontro da tenersi in data 16 gennaio 2025 . In quella sede, ribadiremo la piena rispondenza ai dettami di legge delle scelte aziendali adottate in ordine alla fruizione dei riposi settimanali”.