Roccella Jonica è certamente uno dei luoghi più incantevoli della Costa dei Gelsomini: su questa fascia di mare così incantevole, la città si erge in tutta la sua bellezza e in tutto il suo ricco patrimonio di storia e cultura, suggellato da alcuni eventi come la processione marina di Maria S.S. delle Grazie.
Una meta sempre più gettonata dai turisti nazionali e internazionali, un meraviglioso angolo di Calabria da scoprire, o riscoprire.
Cosa vedere a Roccella Jonica
Roccella Jonica sorge laddove, un tempo, era situata la storica città di Amphisya, una colonia greca che poi divenne Aracella e, infine, Roccella. Di quei tempi antichi sono tuttavia rimasti pochi reperti, per lo più concentrati in località Sant’Onofrio, dove sono stati effettuati alcuni importanti rilevamenti risalenti all’età del ferro, con manufatti oggi conservati presso il Museo Nazionale di Reggio Calabria.
Tornando in città, la parte antica del centro abitato si sviluppa intorno alla rocca da cui la cittadina ha preso il nome. Qui si può scorgere l’attrazione più caratteristica, il Castello in cui dimorarono i principi Carafa. Intorno al Castello è situata la cittadella medievale, delimitata dal torrente Zirgone e dalla Torre di Pizzo Falcone.
In tutto il centro storico si potranno ammirare antichi palazzi, chiese di grande valore storico e ville abitate da nobili del passato. A proposito di nobili, i principi Carafa abitarono nel Castello fino al 1806: la loro lunga permanenza è peraltro ben testimoniata dalle numerose tracce che possono essere riscontrate non solamente nella struttura principale, quanto anche nei tanti palazzi storici, dove non mancano le decorazioni del periodo del loro insediamento.
Roccella Jonica tra arte e cultura
Roccella Jonica non è tuttavia solo un meraviglioso borgo che guarda al passato, bensì un centro cittadino sempre più impegnato a ritagliarsi un ruolo da protagonista nel presente.
Tra i numerosi esempi di questa tendenza citiamo il Roccella Jazz Festival – Rumori Mediterranei, che anno dopo anno si rinnova con crescente successo. Il seguito di migliaia spettatori e la presenza di artisti internazionali sono un buon biglietto da visita per questo evento, tra i principali del settore in tutta la Calabria.
Durante la stagione estiva si annoverano altresì altre manifestazioni di grande impatto per il territorio. Si ricorda in particolar modo la Festa di Maria S.S. delle Grazie, patrona dei marinai del paese, in programma ogni anno la prima domenica di luglio. Il mercoledì che precede la festa la statua della Madonna viene portata in processione dal Santuario delle Grazie alla Chiesa madre. La domenica pomeriggio è invece condotta su una barca ammiraglia in testa a un corteo di naviga che segue la processione in nave, che prosegue poi in terra lungo le vie cittadine.
A concludere le celebrazioni estive ci pensa poi la Festa della Madonna Addolorata, che è in programma ogni anno la terza domenica di settembre.
Tra le celebrazioni più attese c’è anche la Ncrinata ‘I Pasca, o Inchinata di Pasqua, organizzata ogni mattina di Pasqua nel rione Croce. Qui, San Giovanni, si reca dalla Madonna, coperta da un manto nero, per comunicarle la notizia della resurrezione di Cristo.
I luoghi da visitare
I principali luoghi da visitare a Roccella Jonica fanno riferimento alle architetture religiose che sorgono qui. Tra le più antiche c’è il Convento dei Minimi Paolotti, edificato sul finire del ‘500. È ancora più remota nel tempo la costruzione della Chiesa San Nicola Ex Aleph, edificata nel 1469, ma poi ristrutturata completamente nel 1930. È possibile ancora ammirare la tela di San Vittore di Marsiglia, patrono del paese, così come le statue di San Francesco da Paola e il Sacro Cuore di Gesù.
Tra le altre Chiese che meritano una visita condividiamo qui anche la Chiesa di Santa Anastasia, nel cuore storico del paese, realizzata dai gesuiti e originariamente dedicata a San Francesco Saverio, così come il Santuario Madonna Santissima delle Grazie, eretto a metà del ‘500 per voto del marinaio palermitano Onofrio Buscemi.
Concludiamo infine con la Chiesa di San Giuseppe, fondata ai primi del ‘600 e luogo di sepoltura per molti anni. Ancora oggi, sul pavimento, si trovano numerose lastre tombali che testimoniano l’antico ruolo a cui era adibita questa struttura religiosa.