La Regione Calabria sarà ambasciatrice del Giubileo della Chiesa cattolica

Calabrese: “nel 2024 e nel 2025 la Regione Calabria sarà protagonista e ambasciatrice del Giubileo della Chiesa cattolica in Italia e all’estero”

StrettoWeb

“Nel 2024 e nel 2025 la Regione Calabria sarà protagonista e ambasciatrice del Giubileo della Chiesa cattolica in Italia e all’estero”. Lo ha comunicato l’assessore al Turismo della Regione Calabria, Giovanni Calabrese, in occasione dell’assemblea annuale dell’Anci nel corso della quale è stato presentato il progetto “Turismo delle radici nel 2025. Il Giubileo dei calabresi”. “La Regione Calabria – ha spiegato l’assessore – nell’ambito del proprio Piano operativo annuale dedicato al turismo e al rafforzamento delle relazioni tra l’Italia e le comunità diasporiche nel mondo, intende invitare le comunità di calabresi nel mondo a partecipare al Giubileo 2025 e, in questa occasione, a visitare la Regione (terra di origine) e i suoi attrattori religiosi”.

Nello spazio della Regione Calabria è stata illustrata l’azione di  promozione turistica insieme ad Agostino Miozzo, coordinatore per il Giubileo della Chiesa cattolica 2025, e a Dario Cortese, della direzione generale per gli Italiani all’estero e le politiche migratorie – Ministero degli Affari esteri. Presenti all’iniziativa anche la vicecapo di gabinetto, Maria Canterini, e, per il dipartimento regionale al Turismo guidato dalla dg Maria Antonella Cauteruccio, il funzionario Luca Fregola.

La Regione Calabria, al secondo posto in Italia per numero di musei ecclesiastici e in prima linea nel percorso di valorizzazione del turismo religioso, come asset distintivo del sistema-Paese, ha definito con il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, cardinale Matteo Maria, e con monsignor Fortunato Morrone, presidente della Conferenza Episcopale Calabra, un percorso di collaborazione con la Santa Sede per far diventare la Calabria una “Regione Ambasciatrice” del Giubileo 2025.

La soddisfazione di Occhiuto

Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, promotore di questa attività che ha definito “un ponte tra la Regione e le generazioni di tutte le età di calabresi e pellegrini nel mondo”, ha coinvolto anche i presidenti della Conferenza Episcopale dell’Argentina, dell’Australia, del Brasile, del Canada, degli Stati Uniti d’America, nazioni dove è presente il maggiore il numero dei calabresi.

Le parole di Calabrese

“C’è l’invito – ha aggiunto l’assessore al Turismo – a tutte le comunità calabresi nel mondo a partecipare al Giubileo e, in questa occasione, a visitare la nostra Regione, offrendo anche la possibilità di costruire itinerari turistici ad hoc o luoghi e santuari religiosi/turistici o Cammini religiosi. La Regione offre, inoltre, una varietà di feste e pellegrinaggi verso i santuari mariani in un’esperienza coinvolgente e ricca di significato, offre numerosi luoghi che combinano la ricerca della spiritualità all’interesse storico-culturale e molte delle tappe principali del Turismo Religioso in Calabria sono coerenti con il Calendario del Giubileo 2025”.

“La Calabria – ha ricordato infine Calabrese – ha 7 milioni di Calabresi nel mondo che, in occasione del Giubileo, potrebbero venire in Calabria per conoscere la nostra storia, i luoghi e gli eventi religiosi, e per questo abbiamo messo in atto un gruppo di lavoro per coordinare l’attiva di promozione di un territorio fortemente impegnato a costruire relazioni solide con i calabresi nel mondo.  Intanto, il gruppo di lavoro del Giubileo 2025 e il dipartimento Turismo stanno definendo offerte e pacchetti, con scontistiche dedicate, promossi da Tour operator, hospitality, vettori della mobilità, nazionali e territoriali, e altri operatori destinate ai viaggiatori muniti anche di Carta del Pellegrino, coinvolgendo anche accordi con Istituzioni e soggetti pubblici e privati”.

“La Calabria – ha detto Miozzo – ha programmato un’azione fondamentale che richiamerà migliaia di turisti, creando flussi importanti, riuscendo ad intercettare milioni di calabresi, quasi il 10% degli italiani nel mondo, creando così un’opportunità di ritorno e di valorizzazione delle mete turistiche, visitando luoghi, santuari e riscoprendo le tradizioni religiose”.

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