Molestie sul lavoro, Censis: “per 3 imprenditori su 4 è un tema importante, ma solo un’azienda ha implementato politiche attive”

Oggi pomeriggio al CNEL verrà presentata analisi scattata da ASSOSOMM in collaborazione col CENSIS

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In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ASSOSOMM, Associazione Italiana delle Agenzie per il Lavoro, insieme a 6libera – Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro, presenterà oggi pomeriggio l’analisi elaborata in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Censis dal titolo: “La prevenzione delle molestie sul lavoro nelle aziende: un’emergenza silenziosa”. Sede dell’incontro, il CNEL, presso cui si svolgerà l’evento “Ripartiamo dai diritti”, organizzato in collaborazione con Confederazione della Piccola e Media Industria (Confapi).

La riflessione ha coinvolto un panel qualificato di aziende. Emerge come, nonostante la crescente consapevolezza sociale e le normative sempre più stringenti, solo un terzo circa delle aziende intervistate abbia dichiarato di aver implementato politiche scritte per contrastare le molestie. Un dato che fa molto riflettere, soprattutto se si considera che il 75,8% degli imprenditori intervistati ha ammesso l’importanza di affrontare questo tema.

Gli interventi

“C’è un gap enorme tra la consapevolezza e l’azione – ha sottolineato Dhebora Mirabelli, Presidente dell’Osservatorio contro le molestie e violenze sul lavoro 6libera.org – Le aziende sanno che il problema esiste, ma non stanno facendo abbastanza per risolverlo. Dobbiamo fornire strumenti e azioni per supportarle e incentivarle a informare i lavoratori e le lavoratrici e fare prevenzione”.

Interessante rilevare inoltre come il 64,6% delle aziende coinvolte nel panel, non offra alcuna formazione specifica ai dipendenti sulla prevenzione delle molestie, lasciando i lavoratori non preparati di fronte a situazioni potenzialmente traumatiche. Inoltre, oltre la metà delle aziende non ha sistemi sicuri e anonimi per segnalare episodi di molestie, che possano contribuire a ridurre le vittime al silenzio e alla paura di ritorsioni.

“Attraverso il Fondo interprofessionale per le PMI – FAPI, nel corso del 2024 abbiamo lanciato un’azione pilota che ha portato all’utilizzo del 10% delle risorse a favore delle aziende per la formazione, per finanziare piani specifici sul tema molestie e violenze sul lavoro, formato circa 12 mila lavoratori ed erogate 3500 ore di formazione in tema di tutela, salute e sicurezza specifica per le lavoratrici vittime di discriminazioni, abusi, mobbing, ricatti e violenze sessuali – continua la Presidente dell’Osservatorio 6libera.org, Dhebora Mirabelli – Un dato che ci deve invogliare a proseguire su questa linea, come ci suggerisce la ricerca”.

“L’evento di oggi ci ha offerto un’occasione fondamentale per riflettere su un tema delicato e ancora troppo sottovalutato – ha dichiarato Rosario Rasizza, Presidente di ASSOSOMM – La ricerca ci consegna un messaggio chiaro: le imprese e le istituzioni devono fare di più per prevenire le molestie sul lavoro. Le Agenzie per il Lavoro, in particolare, sono in prima linea non solo nel garantire la regolarità assuntiva, ma anche, attraverso il dialogo quotidiano con le imprese, nella creazione di un ambiente di lavoro inclusivo e sereno, dove non ci sia spazio per le molestie. Anche quelle sottili, spesso perpetrate senza che chi le compie si renda conto della loro gravità. È indispensabile che tutti, aziende e lavoratori, siano sensibilizzati e supportati con strumenti adeguati, percorsi sicuri di denuncia e politiche che tutelino chi ha il coraggio di segnalare”.

Giulio De Rita, ricercatore Censis e coordinatore dell’analisi, ha aggiunto: “Questa differenza tra il pensiero e l’azione è anche il frutto di un ragionamento diffuso: “le molestie sul lavoro sono una cosa orribile, ma per fortuna qui da noi non avvengono!”, è invece essenziale capire che la prevenzione crea un clima in cui aumenta la fiducia e il lavoro è migliore, perché le lavoratrici e i lavoratori si sentono tutelati. Non solo è giusto quindi, ma anche utile, che le confederazioni e le Agenzie per il Lavoro facciano pressione sulle aziende, affinché la grande sensibilità che questo tema ha suscitato, si traduca in azioni concrete di prevenzione”.

In conclusione, i risultati dell’indagine presentata oggi al CNEL evidenziano l’urgente necessità di intervenire per migliorare la prevenzione e il contrasto delle molestie sul lavoro nelle aziende italiane.

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