La Segreteria Regionale Ugl Agroalimentare della Calabria esprime “dissenso e forte contrarietà rispetto all’ipotesi di trasformazione della natura giuridica dell’Ente strumentale Calabria Verde in Ente pubblico economico. Calabria Verde nasce nel 2014, dalle ceneri dell’A.Fo.R., ed ha vissuto momenti delicati e difficili ma ha svolto, e svolge, ruoli di primaria importanza come il monitoraggio idraulico, la difesa dagli incendi boschivi, le opere di rimboschimento ed assetto del territorio, la manutenzione di piste forestali in aree interne e rurali”, si legge nella nota. “Un lavoro utile e prezioso non adeguatamente apprezzato e valorizzato. Essa va certamente aiutata a svolgere sempre meglio i compiti che la legge istitutiva, 25/2013, le assegna, ma l’ipotesi di una sua trasformazione in ente pubblico economico non è per nulla idonea a garantire la dovuta funzionalità alle attività di tutela del rilevante patrimonio forestale e naturalistico pubblico di cui la Calabria ha bisogno”.
“L’attuale natura di ente pubblico non economico con personalità giuridica di diritto pubblico che persegue finalità di interesse pubblico, individuata nella fase preparatoria della l.r. 25/13 e votata a maggioranza qualificata, è sicuramente maggiormente idonea e funzionale alla tutela e valorizzazione dei beni naturali, ambientali e di interesse pubblico che Calabria Verde ha come missione istituzionale”.
“Gli enti pubblici economici sono per loro natura e funzione degli enti che svolgono in via esclusiva o prevalente attività economica ed operano come impresa commerciale in regime di diritto privato. È evidente che una tale natura giuridica mal si concilia e mal si addice alle funzioni di tutela di beni pubblici di rilevante importanza come le attività svolte da Calabria Verde per le molteplici ricadute sul territorio della Calabria”.
“Non è ben chiara, pertanto, la logica che verrebbe perseguita dalla ventilata ipotesi di trasformazione della natura giuridica dell’ente, stante che le attività svolte da Calabria Verde sono di preminente e rilevante interesse pubblico e nell’interesse della Calabria e dei cittadini calabresi e vanno correttamente svolte nell’ambito di natura pubblicistica non economica dell’ente e valutate sotto l’aspetto di costi e benefici e non secondo i più aridi ed inappropriati canoni commerciali di costi e ricavi”.
La Ugl Agroalimentare evidenzia che “la tutela dell’ambiente, come previsto dalla Costituzione, inteso come tutela del paesaggio, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni, e le molteplici funzioni delle risorse forestali nella più ampia visione delle risorse naturali non possono e non devono essere viste sotto il mero aspetto commerciale e privatizzate”.
Il segretario regionale, Guido Cordova Castellani, nel ribadire la forte contrarietà della Ugl Agroalimentare verso l’ipotesi di modifica della natura giuridica in ente economico, auspica “l’accantonamento della proposta e l’apertura di una seria riflessione con la convocazione di stati generali del settore per consentire un ampio e profondo confronto sulle tematiche settoriali e consentire la partecipazione dei portatori di interesse alla elaborazione di proposte idonee al pieno e completo rilancio dell’azione positiva di Calabria Verde”.