Nella mattinata odierna l’Aula Seminari “Nesci” del Dipartimento di Agraria (Feo di Vito) ha ospitato la cerimonia di presentazione dell’Accordo di Collaborazione firmato tra Dipartimento di Agraria dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria e Banco Alimentare, insieme all’opuscolo “Diventa un Food Hero“.
Intervistato ai microfoni di StrettoWeb, il prof. Marco Poiana, direttore del Dipartimento di Agraria, ha spiegato i dettagli dell’accordo: “si tratta di valorizzare le competenze che il nostro dipartimento esprime. Il nostro dipartimento si sviluppa su tre assi: tecnologie agrarie, tecnologie forestali ed ambientali, tecnologie alimentari. Su quest’ultimo aspetto si incastra l’accordo con il banco alimentare volto a valorizzare le produzioni alimentari soprattutto per minimizzare lo spreco alimentare attraverso la gestione delle derrate, l’allungamento della conservabilità e la conoscenza delle derrate stesse dal punto di vista della loro utilizzazione“.
Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare ha spiegato l’importanza della collaborazione con le università e cos’è un Food Hero: “è sempre più importante, in un mondo che cambia, incrementare conoscenze e competenze, i rapporti con le università sono fondamentali. L’università è il posto dove si forma la nuova classe dirigente e che la classe dirigente cresca non con una mentalità usa e getta ma prendendosi cura anche delle generazione future è un aspetto decisivo. Cos’è un Food Hero? Una persona consapevole che non tutto gli sia dovuto. Questo è il limite grosso della nostra società: sembra che tutto ci sia dovuto, invece tutto ci viene dato in uso. È importante considerare chi verrà dopo di noi, questa è la base dello sviluppo sostenibile e la base della nostra cultura“.
Gianni Romeo, Direttore generale Banco Alimentare Regionale ha aggiunto: “sollecitiamo i nostri imprenditori a diventare persone che donano. C’è una legge in Italia, la cosiddetta legge Gadda, che incentiva questa cultura del dono. Noi non facciamo altro che ripetere questo appello e fare in modo che il cibo non venga buttato, sprecato ma che ritorni ad avere un’utilità sociale molto importante in una regione come la nostra segnata in maniera forte dalla povertà“.