“L’Autonomia nella mia Regione me la sono presa a legislazione vigente, ad esempio prendendo i medici cubani nella sanità. Questa riforma non ci può essere senza aver finanziato i Lep e dopo aver superato la spesa storica”. E’ quanto afferma in un’intervista al Sole 24 Ore, Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vicesegretario nazionale di Forza Italia.
“Serviva prudenza”
“Avevo invocato un supplemento di riflessione sulla legge Calderoli, e la Corte Costituzionale ha disposto di fatto la moratoria che avevo più volte invocato. Sull’autonomia serviva un po’ di prudenza. Ho sempre detto, dal primo giorno, che il tema era l’attuazione dell’intero Titolo V. tenendo contro che l’articolo 116 prevede la possibilità di attribuire alle regioni ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. Ma il 117 contiene un obbligo per lo Stato, quello di garantire su tutto il territorio i livelli essenziali di prestazione”, rimarca Occhiuto.
“Il problema gigantesco resta quello dei Lep”
“La consulta dice che dei Lep deve occuparsi il Parlamento. Se il criterio fosse quello del costo della vita ci troveremmo di fronte a valutazioni ancora ingiuste. Significherebbe pagare meno insegnanti, medici, dipendenti pubblici. Il problema gigantesco resta quello del finanziamento dei Lep, bisognerebbe stanziare 80-100 miliardi. La manovra del governo ne vale 25. Tutte le regioni devono competere allo stesso livello”, conclude Occhiuto.