Juventus-Stoccarda, perchè Thiago Motta ha perso e Allegri avrebbe pareggiato. E perchè va benissimo così

Juventus sconfitta 0-1 dallo Stoccarda: Thiago Motta, anche in una serata storta, decide di non fare 'l'Allegri' e perde. E va benissimo così

StrettoWeb

La Juventus perde 0-1 contro lo Stoccarda in quella che la prima sconfitta stagionale dei bianconeri, coincisa con il primo ko in Champions League. Una prestazione sottotono, una L pienamente meritata nel tabellino europeo e della quale i tifosi bianconeri devono sforzarsi di essere contenti. Sì, avete letto bene.

Chiaro, essere contenti dopo una sconfitta può sembrare un ossimoro.  Basta guardarla però dal punto di vista corretto: meglio un ko da Thiago Motta che un pareggio da Allegri. Inutile negarlo, tanti tifosi della ‘Vecchia Signora’ avranno pensato: questa partita Max non l’avrebbe persa. E probabilmente avrebbero avuto ragione. Del resto, Thiago Motta l’ha persa solo nel finale con uno slalom gigante di El Bilal Tourè (carneade all’Atalanta) a tempo quasi scaduto, sotto di un uomo.

Allegri, vista la serata decisamente negativa fin dai primi minuti, avrebbe chiuso tutto a tripla mandata salvando il salvabile, avrebbe blindato lo 0-0 subendo per 90 minuti e avrebbe ‘fatto i complimenti ai ragazzi’ per il punto guadagnato con il suo sorriso guascone e qualche paraculata in conferenza stampa. Eccitazione (quasi) massima per i risultatisti.

Thiago Motta invece l’ha persa da Thiago Motta. E si badi bene, Thiago Motta non è un esteta, non è un allenatore da 5-3 purchè si faccia faville in attacco. Ma le partite le vuole giocare fino in fondo, le vuole vincere, la firma per il pari non ce la mette. E anche sotto di un uomo, dopo un rigore parato da Perin (fenomenale in diverse altre occasioni), un palo colpito e un gol annullato a uno Stoccarda versione Bayern Monaco low cost, l’allenatore italo-brasiliano ha continuato a coltivare la speranza di portarla a casa. Anche con Adzic e Rouhi principali alternative e Vlahovic che si accomoda in panchina dopo un’ora scialba.

Chi l’anno scorso avrebbe difeso a spada tratta il non gioco di Allegri, l’ennesima partita etichettabile alla voce ‘altro sport’ e non ‘calcio’, con gioco orizzontale, difesa bassa e sbadigli per il portiere avversario, oggi non può criticare Thiago Motta arrivato (per 2 volte) a 1 metro dal gol con Yildiz al quale è mancata solo la zampata vincente. Una sconfitta da Thiago Motta può far crescere più di un pareggio da Allegri. Alla Juventus va benissimo così.

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