Il Premier Giorgia Meloni è intervenuto questa sera a “Porta a Porta”, su Rai 1. Non poteva mancare il riferimento al dossieraggio, in cui ha detto: “penso si debba mettere fine a questo schifo. Esiste un mercato delle informazioni, come si rubavano i gioielli, oggi accade con le informazioni. Prima in banca, poi a Milano, poi a Roma…. Avevamo già varato un tavolo, ma la cosa più importante è l’infedeltà dei funzionari, non sono degli estranei, ma funzionari italiani che usano il loro potere per fare altro con quelle banche dati, il problema non è l’hackeraggio”, ha evidenziato.
Sui migranti. “Se continuiamo così sarò io a dire che l’Italia non è un Paese sicuro, quando lo si dice per il Bangladesh parliamo di 180 milioni di abitanti a cui diciamo così ‘venite tranquillamente in Italia’. Per alcuni l’obiettivo è impedire di fermare l’immigrazione irregolare. Io – ha detto – farò tutto quello che gli italiani mi hanno chiesto di fare”. Sul Memorandum con l’Albania ha ricordato che per il protocollo le sono arrivate “le prime minacce di morte”.
Quanto al Tribunale di Bologna che “chiede alla Corte di giustizia europea l’autorizzazione a disapplicare l’ennesima legge italiana, da molti è stata vista come un’argomentazione più vicina a un volantino propagandistico che a un atto da tribunale. L’argomento della Germania nazista è efficace sul piano della propaganda, sul piano giuridico è più debole”.