Il Consiglio d’Europa si scaglia sull’Italia: “politica xenofoba, forze dell’ordine razziste. E’ caos: “ente inutile”

L'Ecri, organo del Consiglio d'Europa, contro l'Italia, la politica e le forze dell'ordine, considerate xenofobe e razziste. Replica da Meloni, Piantedosi e Salvini

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L’Ecri, l’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa, nell’ultimo rapporto aggiornato ad aprile 2024 è andato giù pesante contro l’Italia, accusando in primis la politica e le forze dell’ordine. Quest’ultime “fanno profilazione razziale durante le attività di controllo, sorveglianza e indagine, soprattutto nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana”, denuncia l’Ecri nel rapporto. Strasburgo evidenzia che “le autorità non sembrano essere consapevoli della portata del problema e non hanno considerato l’esistenza della profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale”, chiedendo quindi all’Italia uno studio completo e indipendente.

“Durante la sua visita in Italia, l’Ecri ha ricevuto molte testimonianze di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine, soprattutto sulla comunità rom e sulle persone di origine africana”, si legge nel documento. Lo studio richiesto alle autorità italiane dovrà prefiggersi “l’obiettivo di individuare e affrontare qualsiasi pratica di profilazione razziale da parte delle forze dell’ordine”. Strasburgo valuterà quindi tra due anni se la raccomandazione sarà stata seguita.

“Discorsi politici hanno assunto toni divisivi”

“L’Ecri rileva con seria preoccupazione che il discorso pubblico italiano è diventato sempre più xenofobo negli ultimi anni e che i discorsi politici hanno assunto toni altamente divisivi e antagonisti, in particolare nei confronti di rifugiati, richiedenti asilo e migranti, nonché di cittadini italiani con background migratorio, rom e persone Lgbti”, si legge ancora nel rapporto.

“Purtroppo – si spiega nel documento -, un certo numero di dichiarazioni e commenti considerati dispregiativi e carichi di odio provengono da politici e funzionari pubblici di alto profilo, soprattutto durante i periodi elettorali”. Una situazione davanti alla quale l’Ecri raccomanda “che le figure pubbliche, compresi i funzionari di alto livello e i politici di tutti gli schieramenti, siano fortemente incoraggiati ad assumere una posizione tempestiva, ferma e pubblica contro l’espressione di discorsi d’odio razzisti e lgbti-fobici e a reagire con discorsi alternativi, nonché a promuovere la comprensione tra le comunità, anche esprimendo solidarietà a coloro che sono bersaglio di discorsi d’odio”.

L’Ecri ritiene inoltre che “i partiti dovrebbero adottare codici di condotta appropriati che proibiscano l’uso di discorsi d’odio, invitino i loro membri e seguaci ad astenersi dal pronunciarli, appoggiarli o diffonderli e prevedano sanzioni in caso contrario”.

Le reazioni: da Meloni e Salvini a Piantedosi

Non si è fatta attendere la replica. In primis dal Premier Meloni: “l’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo? Le nostre Forze dell’Ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie”.

Fa seguito il pensiero del Ministro Piantedosi: “il Consiglio d’Europa, il cui scopo dovrebbe essere promuovere la democrazia, i diritti umani, l’identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali nei Paesi in Europa, trova il tempo di esprimere un pesante giudizio verso le Forze di Polizia italiane arrivando addirittura ad accusarle di razzismo. È inaccettabile che un’organizzazione internazionale – di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo – insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini”.

Interviene anche Salvini: “donne e uomini in divisa attaccati vergognosamente dall’Ecri (Commissione europea contro il razzismo e l’intolleranza), un ente inutile pagato anche con le tasse dei cittadini italiani. Come Lega proporremo di risparmiare questi soldi per destinarli alla Sanità anziché infangare le nostre forze dell’Ordine”. Lo afferma sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, sintetizzando così il rapporto dell’organo anti-razzismo e intolleranza del Consiglio d’Europa: “Polizia italiana razzista nei confronti della comunità rom e delle persone di origine africana”. “Se a questi signori piacciono tanto Rom e clandestini, se li portino tutti a casa loro a Strasburgo”.

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