“Cosa c’è dietro la chiamata al dialogo da parte della Diocesi Reggio-Bova, quando nei giorni scorsi da parte sia di diversi parroci della Città che dei portatori della venerata effige di Maria vi era stato un forte dissenso nei confronti di un artista che si esibirà nel corso dei prossimi festeggiamenti civili? Quale ombra dietro tale decisione? Su questo si dovrebbe avere il coraggio e la capacità di porsi delle domande, così come i tanti quesiti che meritano di essere attenzionati e seriamente approfonditi nei confronti dell’operato di questa amministrazione sia comunale che metropolitana”. Lo afferma in una nota la Sinistra Popolare di Reggio Calabria.
“Nulla togliendo all’artista che salirà sul palco, il contesto è totalmente sbagliato e fuori luogo, e questo i rappresentanti della Diocesi lo sanno bene, ma da quanto si evince dalla loro ultima posizione, ci lascia molto perplessi e basiti”.
“A questo punto perché non fare salire sul palco artisti che sono apertamente in contrasto con le radici della fede cattolica? A esempio quelli che inneggiano al satanismo?!? Anche in quel caso ci sarebbe da parte della chiesa reggina l’accoglimento “anche chi è lontano dalla nostra fede”? Perché si è messo a tacere la rabbia dei sacerdoti reggini? Ci sono stati dei richiami nei loro confronti? Cosa c’è dietro tutto questo? Tanti sono i quesiti che fino al momento non hanno avuto nessun tipo di risposta, neanche da parte di chi dovrebbe, come disse un certo Fabrizio De Andrè, “dall’ordine costituito “, ma quelle sono altre storie, altre vicende, altri uomini”.
“Visto tale disapprovazione che vi è in città, che i suoi abitanti disertino in toto tale manifestazione, in modo di dare un chiaro ed inequivocabile messaggio di dissenso a tali scelte alquanto discutibili. In ultimo, ma non per ultimo, a quanto ammonta il costo dei festeggiamenti civili, tenuto anche conto che Reggio continua a sprofondare, comprese le tante incompiute messe in bella vista in diverse location della Città? Si ha la capacità di pensare, analizzare, trarre delle conclusioni e porre delle serie risposte a tali anomalie, non solo da parte dei comuni mortali ma anche da parte delle istituzioni preposte?”.