Reggio Calabria, è morto Oreste Serini: lo scout laico noto come Giraffa Bianca

Oreste Serini in Italia ha avuto il pregio di saper utilizzare poco prima di aver compiuto 90 anni, il social media di Facebook per la scrittura di post brevi

  • Oreste Serini in uniforme scout Cerimonia del Collare 2019
  • Copia di Oreste Serini in uniforme scout Cerimonia del Collare 2019
  • Oreste Serini con alcuni Premio Anassilaos 2024
  • Oreste Serini in una foto del 1969
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StrettoWeb

Ci ha lasciati per sempre Oreste Serini lo scout laico noto come Giraffa Bianca. E’ divenuto celebre per i racconti di fatti di scautismo clandestino dei “Lupi d’Aspromonte” tra il 1934 e il 1944, e di tante storie di campi estivi e Jamboree effettuati dal 1933 in poi. “Salutatemi i fratelli scout, in particolare quelli di Reggio, dite loro che li voglio bene tutti. Dite di fare sempre una buona azione come ci chiedeva Baden Powell”.

Oreste Serini, da tempo, chiudeva sempre così tutte le chiacchierate che aveva con gli amici per telefono, oppure a conclusione degli incontri che aveva a casa sua con le delegazioni di scout laici e cattolici provenienti da tante parti d’Italia.  Conversazioni fatte di tante storie di scautismo, ma sempre ricche di insegnamenti frutto delle sue esperienze professionali di docente di scuola superiore, ovviamente; ma soprattutto ricavate da una densa e ricca e lunga vita di scout, dal 1934 ad oggi.Dalle ore 11 di ieri sabato 28 settembre 2024, giorno anche del suo 95.mo compleanno, totem di Giraffa Bianca, Oreste Serini è andato via per sempre.

 “Ci ha lasciati per raggiungere certamente il Paradiso, la Casa del Padre di tutti noi” – dichiarano i suoi amici più cari -. “E’ tornato ad unirsi alla sua amata moglie Candida che nel viaggio finale lo aveva preceduto di una manciata di anni”.

I suoi amici aggiungono però che “il dolore immenso lasciato da Oreste alle sue tre figlie e le rispettive famiglie, è aumentato per la contemporanea scomparsa di uno dei generi che da tempo versava in un grave stato di malattia. E così deve essere di maggiore intensità il cordoglio da rivolgere ai familiari del grande senior scout del CNGEI, Corpo nazionale giovani esploratrici e esploratori italiani – concludono gli amici. In occasione della scomparsa di Oreste, il presidente del CNGEI reggino Maurizio La Piana, ha espresso “profondo dolore per la perdita del nostro vecchio fratello scout” ricordandone i vari incarichi rivestiti dal 1948 in poi di capo unità e di Commissario della nostra Sezione e successivamente Commissario Regionale, e la partecipazione al Jamboree di Grecia del 1963 come vice capo del reparto italiano”. Ma la Piana ricorda soprattutto come nel 1957, “assieme al nostro compianto fratello Mario Cedro è divenuto protagonista di un avventuroso viaggio in motocicletta da Reggio Calabria a Sutton Park per partecipare al Jamboree del cinquantesimo anniversario dello scautismo. La sua dedizione allo scoutismo e la sua saggezza non saranno mai dimenticate. Possa il suo spirito vagare libero nei boschi che tanto amava”.

“Oreste è stato  un autentico combattente, forte e coraggioso, penetrato da quello  spirito scout   fino in fondo che ha saputo trasmetterci  con la semplicità, la sobrietà  e lo stile scout  i valori dello Scautismo e del nostro santo Patrono  “San Giorgio”, dichiara don Ernesto Malvi, assistente ecclesiale di unità scout reggine e parroco della Chiesa di Santa Caterina di Reggio Calabria. Don Ernesto è stato colui che in forma religiosa e cristiana ha accompagnato il cammino finale di Oreste.

Oreste Serini in Italia ha avuto il pregio di saper utilizzare poco prima di aver compiuto 90 anni, il social media di Facebook per la scrittura di post brevi, diversi divenuti clamorosi per i racconti di storia dello scautismo clandestino praticato dal 1928 al 1944 in diverse città italiane, tra cui Reggio Calabria, quando il regime fascista chiuse tutte le libere associazioni giovanili esistenti per privilegiare l’unica formazione di ragazzi “Opera Nazionale Balilla”.

In particolare ha rivelato di avere ricevuto la conferma che negli Anni Trenta, mai BP aveva espresso il riconoscimento formale delle formazioni giovanili di Germania e Italia volute da Hitler e Mussolini, proprio

dalla vedova del fondatore Lady Olave Baden Powell, con la quale ha mantenuto per anni una densa corrispondenza, e che ha incontrato più volte a Roma. Oreste ricorda che lady Olave ha affermato con grande fermezza che quando lo stesso Bp e lei stessa erano stati nel 1933 in visita in Italia, si erano recati a colloquio solo in Vaticano per incontrare Papa Pio XII, e successivamente, invece di presenziare direttamente mandarono un rappresentante scout italiano al ricevimento organizzato per l’occasione dal governo fascista.

Oreste ha illustrato I suoi post sul social media pubblicando tante fotografie d’epoca, molte delle quali scattate dal proprio genitore Nicola Serini, a cui si deve la decisione con altri capi scout reggini, invece di eseguire l’ordine del governo fascista di chiudere la sezione, di proseguire clandestinamente le attività  in sede e in campi estivi tenuti segretamente in montagna, in coerenza con la loro denominazione scout di “Lupi d’Aspromonte”. Ed il clamore e la eco nel mondo internazionale degli scout che navigano all’interno del celebre social media , sono stati molto ampi. Altre interessanti foto Oreste ha pubblicato sul primo esperimento di Protezione Civile in Italia, di partecipazione di gruppi di volontari in appoggio a vigili del fuoco e militari, in occasione di interventi di soccorso alle popolazioni colpite da calamità naturali. L’operazione di Protezione Civile è stata effettuata in soccorso delle popolazioni abitanti la Vallata del Valanidi duramente colpite da una disastrosa alluvione, e a conclusione dell’intervento i gruppi scout laici del Gei e quelli cattolici dell’Asci di Reggio e di Roma hanno ricevuto la Medaglia al Valore Civile assegnata dal Governo dell’epoca e un Ordine del Giorno di apprezzamento sottoscritto all’unanimità del Consiglio Comunale di Reggio.

Il 23 aprile 2024 scorso, Oreste ha accompagnato una corposa delegazione di lupetti e coccinelle delle diverse associazioni scout operative in città, che dall’Amministrazione Comunale di Reggio Calabria ha ricevuto l’ambito riconoscimento della Pergamena del San Giorgio d’oro assegnato al Movimento Scout Reggino per il grande impegno condotto nell’educare ai valori di civiltà e socialità tante generazioni di giovani. Il 26 aprile successivo a Oreste Serini è poi andato il Premio Anassilaos San Giorgio “don Antonio Santoro” di Reggio Calabria, per le straordinarie qualità di Reggino illustre e di Scout di eccezionali virtù.

Le esequie sono in calendario oggi Domenica 29 settembre 2024, a partire dalle ore 16:00 nella Chiesa parrocchiale di Pellaro di Reggio Calabria.

 

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