Occhiuto: “in Calabria troppi Sindaci, serve una riforma sui Comuni con pochi abitanti”

Le parole del presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenendo a Catanzaro al seminario sull'ordinamento degli Enti locali

StrettoWeb

La regione che ha l’onore di rappresentare è una regione che ha molti sindaci straordinari, forse troppi sindaci. Una delle riforme che dovremmo pensare di fare in questa regione è quella dell’architettura istituzionale. Avere comuni che hanno così pochi abitanti rende ancora più complesso l’esercizio delle funzioni nell’interesse dei cittadini“. Lo ha detto il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto, intervenendo a Catanzaro al seminario sull’ordinamento degli Enti locali alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e della sottosegretaria Wanda Ferro.

“Molti di questi sindaci – ha aggiunto – governano comuni in predissesto o in dissesto e verificano nella loro amministrazione quello che io verifico quotidianamente nella mia che pure è un’amministrazione finanziariamente più solida. C’è un deficit di capacità amministrativa. Spesso nei comuni, a causa delle condizioni di dissesto, non c’è la possibilità di effettuare un turnover delle competenze, delle esperienze e allora diventa un circolo vizioso: non si può assumere perché ci sono condizioni di bilancio che impediscono l’assunzione e però se non si può assumere non si può dotare il comune delle professionalità e delle esperienze che sono necessarie. E allora su questo io credo che un focus vada aperto al Parlamento e al governo quando si lavorerà alla fase conclusiva del testo unico degli enti locati”.

“Le condizioni di dissesto e di predissesto – ha detto Occhiuto – a volte sono dovute anche al deficit di capacità fiscale che c’è in una regione come la Calabria per cui molti dei comuni in predissesto vanno poi in dissesto perché le previsioni sulle entrate derivanti dalla riscossione poi non sono rispettate per la povertà del tessuto economico di questa regione. Anche su questo credo ci voglia uno sforzo di fantasia ulteriore. Per esempio pensare ad una definizione agevolata degli oneri riferiti al passato che consenta ai comuni la possibilità di richiedere ai cittadini quello che da anni avrebbero dovuto dare in maniera agevolata ma poi da lì in poi si fa un reset. Allora i sindaci che non faranno la riscossione come deve essere fatta saranno evidentemente sanzionati”.

“Io – ha concluso Occhiuto – vorrei che Comuni, Province e Città metropolitane avessero un futuro più roseo rispetto al passato perché sono convinto che sono gli enti che devono dare attuazione anche agli indirizzi di programmazione del governo e della regione. Se non funzionano i risultati anche della programmazione che si fa a monte darebbe risultati meno apprezzabili. Sono convinto che dal futuro dei Comuni, delle Province e delle città metropolitane dipenda il futuro della Calabria e forse anche il futuro del Paese”.

Condividi