L’assessorato del Territorio e dell’Ambiente – dipartimento dell’Urbanistica – della Regione Siciliana, d’intesa con l’Amministrazione comunale di Messina, ha convocato oggi al Palacultura “Antonello” un confronto con soggetti pubblici e privati, finalizzato all’elaborazione del Piano Territoriale Regionale (PTR) a valenza economica e sociale della Regione Siciliana.
All’incontro hanno partecipato il sindaco Federico Basile, il vicesindaco e assessore alla Mobilità Salvatore Mondello, l’assessora regionale Giuseppa Savarino in collegamento video, il dirigente generale del dipartimento Urbanistica Calogero Beringheli, l’urbanista Raffaele Gerometta della società Mate per gli aspetti tecnici e tutti i soggetti interessati al territorio.
Il saluto di Basile
Il sindaco Federico Basile, nel portare il saluto istituzionale, ha evidenziato come “sia stato già compiuto il 25, 30% di un percorso che non sarà breve, ma che potrà fornire uno strumento di pianificazione importante per il territorio. Gli interventi tecnici di oggi saranno fondamentali per i successivi stati di avanzamento. La provincia di Messina, con i suoi 108 comuni, copre un’area molto vasta, che richiede azioni e strumenti di coesione e di unità”.
Le parole di Beringheli
Il direttore generale Beringheli ha illustrato i vari passaggi del PTR, specificando che “le proposte dovranno pervenire per materia e successivamente esaminati. Tutti i contributi saranno inseriti sul sito del PTR, catalogati per città e materia, in modo tale che la cittadinanza potrà visionarli e sapere se sono stati accolti o meno”.
L’opinione di Saverino
“Non avremo più Piani regolatori generali enciclopedici e farraginosi –ha spiegato l’assessore Saverino – ma strumenti di pianificazione comunali semplificati e resi più snelli. Questo nuovo governo del territorio consentirà uno scenario sostenibile attraverso una trasformazione economica, sociale, ambientale e culturale dei territori e delle comunità”. Il dott. Gerometta ha illustrato il PTR e il percorso di formazione.
Le parole di Mondello
Dopo numerosi interventi dei presenti, il vicesindaco Mondello ha tracciato le conclusioni, sottolineando come “l’elemento che caratterizza questo strumento sia la configurazione economica e sociale. Altri aspetti e temi basilari, da tenere in grande considerazione, sono la centralità del Mediterraneo, le realtà portuali e i sistemi militari che rappresentano progettualità espresse esistenti. Un percorso che deve tenere conto delle linee di finanziamento provenienti dall’Europa. Il Piano potrebbe diventare una cabina di regia per superare situazioni complesse, discordanti o di non facile risoluzione”, ha concluso il Vicesindaco.
Il dibattito di oggi è stato specifico per Messina e provincia, poiché l’Assessorato del Territorio e dell’Ambiente si è già impegnato in una presentazione itinerante anche in altre province regionali. Nell’ambito della formazione dei piani è garantita la partecipazione a tutti i soggetti pubblici e privati, nonché alle associazioni e organizzazioni, siano essi persone fisiche e giuridiche, attraverso l’ascolto attivo delle esigenze, il dibattito pubblico sugli obiettivi generali, la più ampia pubblicità degli atti e dei documenti di pianificazione e la possibilità di presentare contributi.
Il tour siciliano punta a coinvolgere enti locali, deputati, ordini professionali e stakeholder, che invieranno le loro segnalazioni ed esigenze entro 30 giorni per validare una visione territoriale strategica, il più possibile condivisa, del PTR. Tutti i soggetti pubblici e privati possono inviare proposte preliminari al PTR.
Piano Territoriale Regionale
Il Piano Territoriale Regionale (PTR) è uno strumento di pianificazione territoriale, delineato dalla legislazione regionale, precisamente dalla legge regionale del 13 agosto 2020 n. 19 e dalla legge nazionale n. 1150 del 17 agosto 1942. Il PTR è uno strumento che definisce le strategie e gli obiettivi per lo sviluppo del territorio regionale, indica le azioni da intraprendere per il loro perseguimento e ne affida l’attuazione, attraverso momenti di verifica e di confronto, agli enti che operano a scala territoriale, comuni, città metropolitane e liberi consorzi. Fonda le sue radici nei principi definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e dalle politiche di coesione sociale dell’Unione Europea ed è pertanto incentrato sul riconoscimento del sistema territoriale regionale integrato e delle sue potenzialità, nonché sui principi di sussidiarietà e di co-pianificazione.
Il PTR si articola complessivamente in cinque fasi e si sviluppa in sedici mesi. Le cinque fasi sono le seguenti: 1) avvio del processo conoscitivo, con l’individuazione dei primi elementi rilevanti per la formazione di una visione territoriale strategica e di una prima bozza dello schema di PTR; 2) partecipazione e concertazione per lo schema di Piano, attraverso il coinvolgimento degli attori sociali e istituzionali della Regione nella discussione intorno ai possibili scenari di sviluppo; 3) definizione dello schema di Piano, per avviare la valutazione degli impatti ambientali delle strategie territoriali proposte nel piano (VAS) e trasmetterlo alle Commissioni dell’ARS per l’atto di indirizzo; 4) formazione del Piano, che, unitamente al rapporto ambientale, viene trasmesso alla Giunta regionale per la sua adozione; 5) Osservazioni, proposte di modifica e approvazione, con gli attori sociali ed economici della Sicilia che potranno partecipare ad una conferenza di pianificazione in cui saranno discusse possibili modifiche prima dell’approvazione del piano.