La presenza di Fedez a Reggio Calabria in occasione di Festa di Madonna è diventata un caso nazionale. Tante tv hanno affrontato l’argomento evidenziando come la presenza del rapper, invitato dal sindaco Falcomatà, per il concerto della serata conclusiva della Festa, ha fatto tanto discutere. Fedez, che si definisce lui stesso anticlericale, è stato invitato appunto in occasione della Festa più sentita a Reggio Calabria e che da secoli e secoli unisce nella fede, i reggini per la serata di domani martedì 17 settembre che conclude i festeggiamenti.
In tanti si sono lamentati di questa scelta tra cui preti, portatori della vara, fedeli, ma nessuno ha cambiato le carte in tavola anzi l’arcivescovo ha affermato che “dobbiamo accogliere tutti“.
Il caso è stato trattato anche dal programma tv Iceberg Lombardia che tratta tutti i grandi temi politici e sociali che riguardano la Lombardia e intervistato dai microfoni di questa tv, il garante reggino Antonio Marziale ha affermato: “il problema dei due amici, don Gattuso e don Zampaglione rispetto all’amico Giuseppe Falcomatà, che hanno contestato non che Fedez vada a fare i suoi concerti a Reggio Calabria come a Milano, ma che è stato associato alla serata clou della giornata dei festeggiamenti della Madonna della Consolazione. Ora che l’arcivescovo dica “dobbiamo accoglierli tutti”, allora se vogliamo essere cristiani ed evangelici e non sono io che devo fare scuola all’arcivescovo ne lui a me, però c’è un problema, che non è accettabile che la chiesa si faccia calpestare in questo modo. Lo dico da mancato prete, perchè l’ho sfiorata, la chiesa può perdonare tutto quello che vuoi ma uno che fa tutto, quel Topolino crocifisso, stacca i crocifissi, si è fatto incidere con il tatuaggio il Cristo sul pube, cioè c’è un limite a tutto. Fallo andare al campo sportivo, fagli fare il concerto che vuole, ma non lo associare alla Festa della Madonna perchè è un messaggio sbagliatissimo. E’ una scelta imposta dal Comune perchè i festeggiamenti civili li impone il Comune. E’ una Festa satura di spiritualità. Queste tradizioni si legano anche ad eventi del territorio. C’è una bellissima dicitura in una piazza di Reggio Calabria che è “cu terremotu, cu guerra e cu paci, sta festa si fici, sta festa si faci” cioè vuol dire che in qualsiasi situazione noi la Madonna la onoriamo. Il Comune avrebbe dovuto utilizzare maggior tatto nell’associarla alla giornata clou della spiritualità”.