Una nonna e la nipotina che lavano i panni nel lavatoi di Papardura. Sono i grembiulini delle nipotine che si rifiutano di andare a scuola col vestiario sporco. Il video che riprende la scena, e che riporta della grave situazione di crisi idrica dell’ennese, con l’acqua che arriva nel capoluogo ogni 6 giorni, sta facendo il giro del web. La tensione cresce tra cittadini che si sono costituiti in comitato “Senz’acqua Enna” e domani hanno indetto una assemblea cittadina dando mandato a due avvocati.
Le difficoltà sono enormi, non solo per le attività commerciali costrette a comprare l’acqua, ma anche per chi gestisce case per disabili psichici e chi ha disabili in casa. Una donna, moglie di un disabile al 100 per cento, denuncia con una lettera aperta, che l’erogazione dell’acqua è avvenuta in maniera insufficiente e lei ha grosse difficoltà a gestire la situazione.
Con un rimpallo di responsabilità, la polizia municipale, che gestisce l’emergenza con la protezione civile, invita la signora a chiamare Acquaenna, il gestore della rete idrica, e così alla fine l’unica soluzione è comprare a proprie spese l’acqua. Stessa cosa per una donna che gestisce una comunità per disabili che ha denunciato le enormi difficoltà a reperire l’acqua.