Lutto nel mondo del calcio: è morto Sven-Goran Eriksson

Sven-Goran Eriksson, ex allenatore di Sampdoria, Roma, Fiorentina e Lazio, è morto oggi dopo una lunga malattia. Aveva 76 anni

Sven-Goran Eriksson non ce l’ha fatta. L’ex allenatore di Sampdoria, Roma, Fiorentina e Lazio è morto oggi dopo una lunga malattia. Aveva 76 anni. Tempo fa aveva scoperto di avere un tumore al pancreas e lo aveva comunicato con un messaggio profondo e commovente, a cui ne aveva fatto seguito un altro qualche giorno fa: era il suo “saluto” al mondo, l’ultimo prima di lasciare questa terra.

“Ho avuto una bella vita, sì. Penso che tutti noi abbiamo paura del giorno in cui moriremo. Ma la vita riguarda anche la morte. Spero che alla fine la gente dirà: “sì, era un brav’uomo”, ma non tutti lo diranno. Spero che mi ricorderete come un ragazzo positivo che cercava di fare tutto il possibile. Non dispiacetevi per me, sorridete. Grazie a tutti, allenatori, giocatori e pubblico, è stato fantastico. Prendetevi cura di voi stessi e prendetevi cura della vostra vita. E vivetela”, aveva detto qualche giorno fa.

Chi era Sven-Goran Eriksson

Eriksson iniziò la sua carriera come giocatore in Svezia, ma passò ben presto a quella di allenatore, inizialmente guidando Degerfors IF e IFK Göteborg, in patria. Fu proprio con il Göteborg che Eriksson attirò l’attenzione internazionale, vincendo la Coppa UEFA nel 1982, un risultato straordinario per una squadra svedese.

Il successo con il Göteborg gli aprì le porte dell’Italia: allenò club prestigiosi come la Roma, la Fiorentina e la Sampdoria. Con la Roma, Eriksson vinse la Coppa Italia nel 1986, consolidando la sua reputazione come uno degli allenatori più promettenti d’Europa. Con la Sampdoria, conquistò nuovamente la Coppa Italia nel 1994. Il punto più alto della carriera di Eriksson arrivò, senza dubbio, con la Lazio, club che allenò dal 1997 al 2001. Durante questo periodo, Eriksson trasformò la Lazio in una delle squadre più forti d’Europa. Sotto la sua guida, la Lazio vinse il suo secondo Scudetto nella stagione 1999-2000. Eriksson portò la Lazio alla vittoria di numerosi altri trofei, tra cui la Coppa Italia nel 1998 e nel 2000, la Supercoppa Italiana nel 1998 e nel 2000, e, a livello internazionale, la Supercoppa UEFA nel 1999.

Nel 2001, Eriksson divenne il primo allenatore straniero della Nazionale Inglese, un incarico che sottolineò ulteriormente la sua statura internazionale. Sotto la sua guida, l’Inghilterra raggiunse i quarti di finale in tre tornei consecutivi: la Coppa del Mondo 2002, l’Europeo 2004 e la Coppa del Mondo 2006. Anche se non riuscì a portare a casa un trofeo importante con l’Inghilterra, Eriksson è ricordato per aver introdotto un approccio tattico più sofisticato alla squadra nazionale inglese. Dopo l’esperienza con l’Inghilterra, Eriksson allenò diversi club e nazionali in tutto il mondo: dal Manchester City al Leicester City, passando per ‘periferie’ calcistiche come Shanghai SIPG, Shenzhen e le Nazionali di Messico, Costa D’Avorio e Filippine, paesi nei quali condivise il suo enorme sapere sportivo portando grande innovazione.