Pentedattilo, la misteriosa città (quasi) fantasma della Calabria

Incastonata sul Monte Calvario, Pentedattilo è certamente uno dei luoghi più suggestivi di tutta la regione

Chiamata anche il paese dalle cinque dita per la particolare conformazione della sua rupe, è situato nel territorio del Comune di Melito ed è un vero e proprio viaggio nel tempo, un’esperienza completamente immersiva in una cittadina quasi fantasma. Ma qual è la storia di Pentedattilo? Come visitarla?

La storia di Pentedattilo: dai primi insediamenti all’abbandono

Per ricostruire – pur brevemente – la storia di Pentedattilo, bisogna risalire al 640 a.C., quando il territorio divenne una importante colonia della Grecia. Per tutto il periodo classico rimase un centro economico di primo piano della zona e, durante le epoche romane, anche un centro militare di primo piano, vista e considerata la strategica posizione di controllo sulla fiumara, strada privilegiata per arrivare nell’Aspromonte.

Le sfortune di Pentedattilo iniziarono però con l’epoca bizantina: i continui saccheggi che il paese subì da parte dei Saraceni prima, e da parte del Duca di Calabria poi, diedero il via a una serie di disavventure che condussero poi Pentidattilo ad essere conquistato dai Normanni.

Successivamente, Pentedattilo passò sotto il dominio della famiglia dei Francoperta, per poi essere venduto all’asta dal Sacro Regio Consiglio alla famiglia degli Alberti. La dominazione di tale famiglia durò fino a metà del ‘700, quando Pentedattilo passò di mano ai Clemente prima, e ai Ramirez poi.

Nel 1783, un grave terremoto danneggiò profondamente il paese, agevolando un flusso migratorio verso Melito Porto Salvo. Nel 1811 il comune fu ufficialmente trasferito a Melito Porto Salvo, divenendone una frazione. Negli anni ’60 dello scorso secolo, infine, una serie di alluvioni costrinsero la popolazione a migrare definitivamente, svuotando di fatto la frazione dei suoi abitanti.

Cosa vedere a Pentedattilo

Il fatto che Pentedattilo sia di fatto un borgo abbandonato, non sta certamente a significare che non siano presenti numerose attrazioni in grado di giustificare la bontà del suo viaggio.

In particolare, tra le architetture religiose troviamo la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, con la sua struttura a navata unica nel centro storico della cittadina. In stile neoclassico, al centro del suo primo livello presenta una portale di ingresso, mentre al secondo presenta una monofora con arco a sesto acuto. L’edificio è affiancato da una torre campanaria con cuspide maiolicato.

Sicuramente consigliabile anche la visita al Museo delle Tradizioni Popolari Contadine (MuTrap), in cui poter ammirare da vicino alcuni oggetti tipici della vita rurale dei luoghi. C’è anche il Piccolo Museo Negozio del Bergamotto, in cui vedere alcuni strumenti utilizzati per estrarre l’essenza del Bergamotto e dove acquistare alcuni prodotti naturali, rigorosamente a base di bergamotto.

Non può poi mancare anche la visita alla Chiesa della Candelora, in cui ammirare il gruppo marmoreo del ‘500 raffigurante la Madonna con il bambino, la cui realizzazione viene fatta risalire agli artisti carraresi Giovan Battista e Domenico Mazzolo.

Gli eventi dell’estate a Pentedattilo

Chi poi ha la fortuna di visitare Pentedattilo durante l’estate non può certamente mancare di assistere agli importanti eventi internazionali che si svolgono in questa cornice fantastica.

Il primo è il Pentedattilo Film Festival, un festival internazionale dedicato ai cortometraggi, in cui scoprire nuovi talenti in uno scenario che promuove occasioni di incontro tra i giovani cineasti e i maestri del cinema, offrendo una visione alternativa del cinema.

Il secondo è il Paleariza, il festival itinerante etno-culturale-musicale dell’area grecanica calabrese. Per gli organizzatori, tuttavia, il Paleariza è molto di più che un semplice festival, bensì un progetto complessivo di sviluppo del turismo responsabile e di scoperta dell’area dei greci in Calabria, un vero e proprio volano per il territorio, che ha rilanciato il borgo nel mondo.

Visitare Pentedattilo, un’esperienza per ogni momento dell’anno

Al di là dei festival estivi, che potrebbero costituire un buon momento per conoscere Pentedattilo, il borgo merita di essere visto in qualsiasi momento dell’anno.

Andare a Pentedattilo è infatti un’esperienza unica, da fare da soli o in compagnia dei propri cari, alla scoperta di un angolo di Calabria che merita di essere rivalorizzato.

Peraltro, per chi volesse rimanere nel borgo più di un giorno, c’è la possibilità di alloggiare in una delle sue case rurali ristrutturate, così come negli agriturismi e nelle piccole strutture e ostelli che sono stati costruiti in zona. In alternativa, si può sempre soggiornare in uno degli alberghi che sono ubicati nella vicina zona costiera di Melito Porto Salvo. Per ristorarsi, è possibile fruire di alcune esperienze enogastronomiche locali, in cui assaggiare piatti tipici del territorio, assaporando un altro aspetto di questo borgo fantasma che continua a percorrere una strada di rinascita e che sembra guardare con crescente ottimismo al prossimo futuro, con tanti nuovi progetti per ravvivare le sue storiche stradine.