Chiederemo al ministro Salvini di fermarsi con il Ponte sullo Stretto: è inutile costruirlo, l’hanno già fatto Pietro Sciotto e Nino Ballarino. I due proprietari di Messina e Reggina stanno facendo letteralmente a gara a chi la combina più grossa, con un denominatore comune: minacciare la stampa e i giornalisti colpevoli di dare notizie assolutamente vere ma (per loro) scomode. Per giunta in modo ridicolo: le fanno, queste minacce, senza mai smentire nulla nei contenuti delle notizie fornite dalla stampa, e attirandosi l’ira della piazza.
Oggi è toccato a Pietro Sciotto che – dopo l’articolo di ieri di StrettoWeb intitolato “Messina, è caos: tutto pronto per la cessione agli americani, ma Sciotto fa ostruzionismo. I DETTAGLI” di cui ovviamente confermiamo anche le virgole al punto che siamo pronti a dimostrarne la veridicità in ogni sede – ha risposto con un surreale “comunicato stampa” in cui non dice niente: “L’articolo in oggetto è un condensato di falsità, tendenti a gettare solo discredito sulla società. Per questo motivo l’ACR Messina, in assenza di immediate rettifiche, adirà le vie legali contro il giornale online. L’ACR Messina sta, altresì, valutando la necessità di inviare una segnalazione alle autorità competenti per i necessari conseguenti provvedimenti“.
Sciotto, quindi, dice che sarebbe “tutto falso” ma non dice cosa sarebbe falso, senza neanche entrare nel merito dei contenuti dell’articolo. Poi delira quando dice che “in assenza di immediate rettifiche“, senza che però abbia mai inviato alla redazione di StrettoWeb una richiesta di rettifica (ergo, cosa dovremmo rettificare?), “adirà le vie legali contro il giornale online“. Ed ecco qui l’ennesima minaccia alla libera stampa. Infine, valuta “la necessità di inviare una segnalazione alle autorità competenti per i necessari conseguenti provvedimenti“. E siamo alla seconda minaccia: quali sono le autorità competenti e quali sarebbero i necessari provvedimenti? Evidentemente Sciotto non ha neanche minimamente idea di come funzionano le norme che regolano l’informazione e le testate giornalistiche. Ma sorvoliamo su tali minacce che neanche ci sfiorano.
Molto più grave che il Messina su Facebook abbia censurato decine di commenti dei tifosi e poi addirittura bloccato la possibilità di commentare a tutti coloro che sotto questo “comunicato” contro StrettoWeb, sfogavano la loro rabbia contro la dirigenza: evidentemente anche la società si è accorta che questo maldestro tentativo di capovolgere la frittata contro StrettoWeb è stato solo un boomerang:
Il punto vero è che questa reazione dimostra che con il nostro articolo abbiamo colpito nel segno. Sciotto, evidentemente, non ha più intenzione di cedere la società. Il Presidente dell’Acr, infatti, oggi pomeriggio ha scritto una lettera pubblica al Presidente del Consiglio Comunale Nello Pergolizzi, declinando l’invito ad un incontro presso Palazzo Zanca sul futuro dell’Acr. Sciotto ha scritto a Pergolizzi di sentire “il dovere di rassicurarla. L’Acr Messina è nel mio cuore e nei pensieri da sempre, ed in particolare da quando sette anni fa ho intrapreso questa difficile ma entusiasmante avventura; ogni mio atto, passato, presente e futuro è sempre finalizzato alle migliori scelte possibili per i nostri amati colori giallorossi. Per quanto riguarda, invece, la Sua richiesta di incontro devo purtroppo, in questa fase, declinare il Suo cortese invito perché, come è noto a tutti, sono reduce da un delicato intervento chirurgico che mi impone una lunga degenza. Il mio stato di salute, unito alle raccomandazioni dei medici, non mi consente di lasciare casa se non per recarmi in ospedale per le ulteriori necessarie cure. Tuttavia, non appena sarò in condizione di salute ottimale sarà mia cura contattarLa per fissare l’incontro richiesto. Colgo l’occasione per anticiparLe che da parte mia c’è la volontà di affrontare, con lo spirito della massima collaborazione, la tematica riguardante il presente ed il futuro dell’Acr Messina“.
Da queste parole traspare il sottinteso di Sciotto di proseguire alla guida del Messina, non si capisce come vista la situazione della “squadra“, se così si può definire, in ritiro a Zafferana Etnea. Alla luce del “comunicato stampa” odierno contro StrettoWeb, rivolgiamo al Presidente del Messina dieci domande affinché possa fare davvero chiarezza sulla vicenda della cessione societaria:
- è vero che ha ricevuto il preliminare di acquisto da parte della società americana in data 18 luglio alle ore 10:30?
- è vero che non ha mai dato seguito o risposta a questo documento?
- è vero che questo preliminare è stato modificato su sua richiesta con un aumento di 300 mila euro sul prezzo iniziale?
- è vero che gli americani vogliono acquisire il 100%, non una quota in meno, dell’ACR Messina?
- è vero che l’avvocato che sta seguendo questa trattativa è siciliano della zona Jonica?
- è vero che avete inserito e comunicato in organigramma figure professionali senza che queste ne sapessero qualcosa?
- è vero che il ritiro a Zafferana Etnea è stato voluto, quasi imposto, da mister Modica?
- è vero che il ritiro a Zafferana Etnea è stato preferito dall’allenatore per la vicinanza albergo/campo di allenamento?
- è vero che presso la Lega di Serie C si sarebbero accesi i primi campanelli di allarme sulla situazione del Messina?
- è vero che anche adesso mentre legge queste nostre domande, continua a non rispondere all’avvocato di parte acquirente?
Messina attende risposte.