La Corte d’Appello di Catanzaro ha confermato la sentenza con cui il tribunale di Cosenza aveva assolto gli imputati nel processo scaturito dall’inchiesta “Sistema Rende” del marzo 2016. Assolti dunque, in particolare, Sandro Principe, Umberto Bernaudo, Pietro Paolo Ruffolo e Giuseppe Gagliardi. I 4 imputati ora completamente assolti, erano finiti a processo per presunti intrecci con gli esponenti del clan Lanzino Ruà.
Antoniozzi: “contento per l’assoluzione, auspico che tutto finisca qui”
Sull’assoluzione degli imputati, in particolare del deputato socialista Principe, si è espresso Alfredo Antoniozzi di FdI: “sono contento per l’assoluzione anche in secondo grado di Sandro Principe e altri ex amministratori rendesi ma non si può essere del tutto contenti quando degli innocenti devono subire arresti e affrontare anni di lunghi processi“.
“Mi auguro che la procura generale non voglia rivolgersi alla Cassazione e pongo il problema della necessità di risarcire adeguatamente chi è costretto a subire questioni giudiziarie infondate. Ribadisco che i collaboratori di giustizia non sono oracoli e non possono godere eternamente di benefici pubblici quando si appalesa la loro mendacia”.
“La classe politica e quella giornalistica dovrebbero fare serie riflessioni sulla necessità di garantire realmente la presunzione di innocenza. La magistratura giudicante , che in Italia ha eccellenti rappresentanti ad ogni livello, ha bisogno di essere separata da quella inquirente. La custodia cautelare va riservata a casi eccezionali e va sviluppata una cultura del garantismo che non giudichi una persona già da un arresto. Le carceri sono piene di detenuti in attesa di giudizio e questo è un dolore per tutti”.



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