“Al fine di “evitare becere strumentalizzazioni politiche, ancora in atto”, Giuseppe Sera si è dimesso dalla carica di Capogruppo PD, mantenendo però la presidenza della terza commissione consiliare, ovvero tutto ed il contrario di tutto! Ha manifestato, secondo copione, “piena e massima fiducia nella Magistratura”; ha escluso “categoricamente qualunque vicinanza alla criminalità organizzata e a qualunque forma di illegalità”; quindi ha annunciato il “passo indietro per impedire agli avversari politici, oggi tifosi dello scioglimento, qualunque strumentalizzazione”. Fumo, fumo e ancora fumo che si alza dalle ceneri di Reggio! Sono affermazioni provenienti da soggetto nei confronti del quale la Procura della Repubblica ha annunciato lo scorso 11 giugno di insistere nella richiesta di custodia cautelare ed in quanto tali meritano assoluto rispetto in un’ottica esclusivamente processuale”. E’ quanto afferma Franco Recupero, Segretario Provinciale Lega Reggio Calabria.
“Situazione intollerabile”
“Ma è intollerabile che si finga di ignorare il confine tra la responsabilità giudiziaria di tipo penale e la responsabilità politica, che è altra cosa! In buon sostanza, Sera si dimette da capogruppo per non imbarazzare il PD, ma ritiene di poter continuare ad imbarazzare il ruolo di consigliere comunale e quello di presidente della terza commissione consiliare. E questo modo di pensare ed agire la dice lunga sull’idea che il Partito Democratico ha delle Istituzioni, che continua impunemente ad occupare e piegare ad interessi personali contro ogni drammatica evidenza. Il recupero di livelli minimi di etica pubblica da parte del Partito Democratico contempla, dunque, il perverso tentativo di drogare l’opinione pubblica contando sull’aiutino compiacente di certa stampa, non le dimissioni di tutti i consiglieri comunali a seguito di elezioni segnate da una accertata e variegata contaminazione del voto mediante un collaudato sistema truffaldino“, rimarca Recupero.
“Un quadro di irreversibile degenerazione”
“E se “l’esempio è la fonte del pensiero successivo”, secondo il senso comune il primo a dover dare l’esempio è proprio il Sindaco insieme al Consigliere Sera. Di quest’ultimo è circostanziata la visita al Duca di Sambatello alla presenza dell’ormai celeberrimo Danielino, così come la richiesta dei dati del cognato di Danielino (cioè Nino, figlio del Duca) al quale trovare collocazione al Comune. E se la dirigente Fedora Squillaci si lamentava (“mi dispiace per tutti”) dei “modi da mafioso” del figlio del Duca di Sambatello, erano sempre i “ragionamenti” del Consigliere Sera a prospettare la soluzione di fare transitare il rampollo di Sambatello nella struttura consiliare del Partito Democratico: una simbiosi significativa! E ancora lo sguardo non è andato in direzione della comprovata e becera, questa volta si, attività di infiltrazione nelle formazioni politiche avversarie rifinita sotto il diretto controllo dei vertici nazionali del PD. Un quadro di irreversibile degenerazione della democrazia che S.E. il Prefetto non potrà ignorare, esercitando, al netto dei tecnicismi, il proprio ruolo nell’interesse dei Reggini ed assumendo le proprie responsabilità davanti al Governo che l’ha inviata in riva allo Stretto! È questo, non altro, il vero programma dell’Estate a Reggio Calabria”, conclude Recupero.




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