Call center in Calabria, l’appello: “rispettare i diritti dei lavoratori e non alterare contratti”

La nota del vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, sui call center calabresi

“Abbiamo una cultura di impresa che concepisce l’economia di mercato e il capitale come un valore ma saremo sempre dalla parte dei lavoratori. Vale anche e soprattutto per i call center calabresi. Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi.

“I call center devono rispettare i diritti dei lavoratori e non utilizzare forme contrattuali alterate che nascondano vere e proprie subordinazioni poiché in questo caso è necessario agire presso gli ispettorati e presso i giudici dedicati. Grazie al governo Meloni abbiamo assunto tanti ispettori del lavoro – aggiunge Antoniozzi – e di questo devo ringraziare il ministro Calderone e il vice ministro Bellucci. I call center devono rispettare orari, mansioni e diritti che sono inalienabili. Noi ci stiamo impegnando alacremente per i lavoratori TIM insieme alla giunta regionale calabrese. Non siamo estremisti e certo non siamo radicali ma sui diritti dei lavoratori – conclude Antoniozzi – non cederemo mai di un millimetro”.