Nato da un’idea semplice, un orto diventa luogo di vita per la comunità. L’Orto Sociale-EcoParco “Insieme’ nasce con l’intento di fornire prodotti freschi e naturali alla mensa scolastica della scuola della cooperativa sociale InsiemePerFare, che insieme all’associazione di promozione sociale Espero, coordina l’intervento di riqualificazione di un terreno abbandonato.
Ben presto però si trasforma in qualcosa di più: un luogo diincontro, aggregazione e solidarietà per la comunità. Grazie al sostegno degli amici, al contributo di Fondazione Cattolica, alle donazioni e al lavoro volontario di tante persone, si è arricchito di attrezzature, animali e vegetazione messa a dimora, con il desiderio di creare un luogo accogliente per famiglie e amici che vogliono trascorrere del tempo all’aperto in compagnia.
I volontari di Espero sono linfa vitale dell’orto e si dedicano alla sua cura con dedizione e passione, nel loro tempo libero. Un luogo che crea amicizie e fa crescere i più piccoli. L’Orto Sociale-EcoParco “Insieme” è un luogo dove nascono amicizie e dove i più piccoli possono crescere imparando a contatto con la natura.
Inizialmente ideato per la scuola Insieme per fare, con lo scopo di far vivere ai bambini esperienze dirette come la vendemmia o la piantumazione di alberi, è fruibile, con percorsi ideati appositamente, dai bambini della scuola dell’infanzia pubblica e privata di tutto il territorio.
L’impegno non si ferma qui. Sono in programma diverse iniziative, tra cui laboratori didattici per le scuole primarie e secondarie di primo grado, la creazione di un marchio per promuovere i prodotti dell’orto (come i pomodori secchi preparati secondo la ricetta tradizionale calabrese) e percorsi di educazione ambientale, laboratori di riuso e sviluppo sostenibile. Un luogo di incontro per riscoprire il proprio valore.
L’Orto Sociale-Eco Parco “Insieme” è anche un luogo dove si sperimenta la valorizzazione dei “pezzi rotti/scarti”, come per la tecnica del “trencadis” utilizzata dall’architetto Antoni Gaudi. Ogni tassello “rotto diventa parte di un’opera più grande. Come gli antichi costruttori di cattedrali che vivevano già la stessa costruzione come occasione di generazione di un IO in funzione di un ideale. Lo stesso “sguardo” ha messo in moto persone ed amici che insieme edificano qualcosa di grande per sé e per la propria città.
