Ad accogliere il Capo di Stato, nella sala della conferenza stampa, il coro della scuola di Lauropoli – frazione di Cassano all’Ionio – che ha cantato l’Inno di Mameli. Una studentessa della scuola media ha personalmente consegnato una lettera al Presidente. Poco dopo, l’inizio del “Sistema Agroalimentare – Distretto del Cosentino” in occasione della Festa del Lavoro.
Perciaccante, presidente di Confindustria Cosenza
“Il lavoro è fondamentale per l’essere umano. Rappresenta una vera e propria questione morale che deve vedere tutti impegnati e nessuno escluso. Legalità, Innovazione e Sostenibilità che servono ad assicurare un successo produttivo alle nostre Imprese. Come testimoniano questi uomini e luoghi, serve creare precondizioni indispensabile, tra cui l’efficacia della cosa pubblica. Il cambiamento non può attecchire senza un vero sostegno e una tutela del nostro settore agroalimentare. Innovare e cambiare è la vera sfida”.
Giampiero Calzolari, Presidente Granarolo
“Ringrazio lavoratori e lavoratrici di Castrovillari qui con le loro famiglie e gli altri degli insediamenti sparsi in Italia che continuano a lavorare. Un orgoglio essere qui per parlare di futuro e di lavoro. 500 allevatori in 11 regioni italiane che ogni giorno, garantiscono il latte a tutto il Paese. Non ci siamo mai fermati, neanche durante il Covid o durante l’alluvione in Emilia Romagna. La qualità si basa sulla filiera corta che garantisce freschezza al prodotto. Investiamo nelle eccellenze di questo Paese, crediamo nel lavoro e nel riscatto. La fè coniugare la tradizione con l’innovazione e i lavoratori saranno i protagonisti di questo cambiamento.
Gaetano Piraino, rappresentante dei lavoratori
“Siamo qui per la difesa dei lavoratori. In questa occasione vorrei condividere con voi un fondamento essenziale, il principio dello “stare bene”. Quando ci sentiamo valorizzati, siamo in grado di dare il meglio di noi. Deve essere parte integrante della nostra strategia aziendale: sostenerci gli uni con gli altri, con solidarietà per creare lavoro inclusivo e condiviso. Grazie al Presidente per essere qui a sostenerci: un segno tangibile del valore del lavoro. Quando lavoriamo insieme, possiamo fare la differenza”.
Ministro del Lavoro Maria Elvira Calderone
“La presenza qui, di fianco al Presidente, è un modo per essere vicino ai lavoratori. Tutti devono accedere al lavoro buono e di qualità, stabile e sicuro come evidenzia l’art. 4 della nostra Costituzione. Il lavoro come diritto, quindi, ma anche come dovere: al centro delle nostre politiche devono esserci sempre le persone”.
“Il lavoro è la risposta concreta dell’equità sociale: per questo il Governo si sta battendo per incanalare il lavoro nella legalità, della correttezza, del rispetto delle regole e delle leggi, Vi sono grata per l’opportunità che ci date oggi, per incoraggiarvi ad andare avanti in questo percorso macchiato da incrostazioni criminali: lo Stato è con voi, non vi lascia soli”.
“La Calabria è una regione straordinaria e d’eccellenza ma è anche specchio di criticità che non possiamo nascondere: l’occupazione cresce, ma numeri e percentuali restano inferiori rispetto a grandi paesi europei. Dobbiamo concentrarci sulle disparità territoriali per poterle superare. Ci siamo da subito attrezzati con strumenti innovativi: una piattaforma digitale per individuare le potenzialità di singoli nel reinserimento. Ci appoggiamo all’AI e teniamo conto dell’andamento demografico: siamo una Nazione in cui si vive bene a lungo ma facciamo meno figli. Indispensabile portare a lavorare giovani e donne. Compiamo il massimo sforzo dialogando con costanza con le parti sociali per superare questo gap.
Il lavoro è vita: è terribile che di lavoro si possa morire. E’ una ferita per la società: salute e sicurezza sono priorità morale e politica e stiamo intervenendo per costituire pilastri su cui costruire la cultura del lavoro. Per rendere effettiva la sicurezza bisogna costruire una cultura della vita sicura a partire dalle nostre scuole: non solo lavoro, quindi, ma anche strade e mura domestiche. In occasione del Primo maggio voglio ringraziare lavoratori e lavoratrici per la forza di volontà, la passione e l’impegno profuso ogni giorno”.
L’intervento del Presidente Mattarella
“Domani è primo maggio, festa del lavoro tra i fondamenti della Costituzione: un elemento base della nostra identità democratica. Trattasi di un modello sociale vivo proiettato verso la coesione e solidarietà. Il lavoro è legato in maniera indissolubile alla persona e alla sua dignità. Il lavoro non è una merce: ha un valore, ma senza l’apporto della personalità umana, sarebbe vuoto. Qualcuno parla di “eliminazione del lavoro” con l’introduzione delle macchine e l’avvento dell’Intelligenza Artificiale: trattasi però di falsa prospettiva, estranea e allarmante perché non potrà mai sostituire la macchina primaria che è l’uomo e privarlo della sua libertà. La scienza e i progressi devono essere sempre indirizzati verso la dignità della persona. Le istituzioni non possono essere mai appagate senza una piena occupazione.
I dati dell’occupazione registrano un trend positivo: buona notizia che i posti di lavoro siano aumentati, così come la crescita del lavoro femminile. Ma non dobbiamo dimenticare le disparità sociali e territoriali diffusi: non possiamo dimenticare i sottopagati, i giovani, i disabili e chi ha più bisogno. Il distretto agroalimentare del cosentino è un generatore fondamentale di risorse ed è un timone che può orientare lo sviluppo. L’agroalimentare ha un grande peso nella nostra economia e concorre alla nostra cultura. Un prezioso moltiplicatore di opportunità che favorisce dialogo sociale, imprese e sindacati ed istituzioni di diverso livello.
L’obiettivo è rendere “più forte il sistema. Le vostre imprese fanno capire anche l’importanza della sostenibilità e della cultura della terra. LA transizione ecologica è un passo che possiamo affrontare e possiamo essere i primi in Europa. Il nostro Mezzogiorno è complesso, i suoi problemi non sono riassumibili in poche parole: vi sono eccellenze ma anche divari. I loro cittadini usufruiscono di servizi meno efficienti, il tasso di occupazione è più basso e molti lasciano la terra d’origine creando spopolamento. Una aspetto che va frenato con il rilancio del Mezzogiorno: la crescita adeguata del Sud porta beneficio a tutto il territorio nazionale. La separazione delle strade tra Nord e Sud arrecherebbe danni agli uni e agli altri”.
“Dobbiamo vigilare sulla sicurezza e la tutela di tutti lavoratori, allontanare le infiltrazioni mafiose e cancellando il caporalato: dobbiamo tenere conto dei lavoratori stagionali, anche di quelli senza nome e identità. Da migranti, dobbiamo tenere conto anche dell’immigrazione al contrario e difendere la dignità di tutti. Dobbiamo promuovere la pace e la condivisione tra tutti, tra grandi e piccoli, tra i popoli. E’ questo il futuro verso cui gli italiani dirigono. Un augurio ai sindacati, ai giovani che domani saranno al concertone di Roma: auguri a chi promuove il lavoro, lo difende, lo cerca e chi vuole migliorarlo. Buon Primo Maggio, buona festa del Lavoro”.









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