“Non era mai successo nella storia della Repubblica italiana che nel giorno del deposito delle liste, un governo si permettesse di cambiare le carte in tavola. Questa non è democrazia ma demopazzia. La soglia della raccolta firme è stata cambiata già due volte. Ci rivolgiamo al garante della nostra Costituzione, il Presidente Sergio Mattarella: questo atto rappresenterebbe un precedente pericoloso per la tenuta democratica del nostro Paese. Come lista Libertà, abbiamo posto pubblicamente le nostre richieste al governo Meloni che si accinge a varare una norma ad personam mentre i giochi sono fatti. Se davvero state cambiando le regole allora per garantire la democrazia serve: esenzione per tutti i partiti minori alla raccolta firme; riduzione della soglia di sbarramento dal 4% al 3%”, così Laura Castelli, presidente di Sud Chiama Nord, partito fondato da Cateno De Luca, intervenendo con i cronisti davanti a Palazzo Chigi.
“Auspichiamo di essere ricevuti al più presto da Palazzo Chigi perché siamo una forza politica presente in Parlamento e abbiamo il diritto di essere ascoltati dal governo. Ci auguriamo vivamente che oggi questi ministri non approvino una norma di ‘lupara governativa’ volta a ledere il diritto alla democrazia e l’interesse di ogni cittadino di presentarsi alle elezioni con regole chiare. Se necessario, convocheremo i liberi cittadini a Roma affinché i diritti di tutti siano rispettati”, conclude Castelli.