E’ stato inaugurato, giorno 16 Marzo, presso l’auditorium “G. Trecroci” della scuola secondaria di Villa San Giovanni, promossa dal Centro Territoriale di Supporto BES, Sportello Provinciale Autismo, Sportello DSA e Scuola Polo per l’inclusione per la provincia di Reggio Calabria, con il patrocinio della Sipes “Società Italiana di Pedagogia Speciale”, un importante corso di formazione dal titolo “Conoscere, descrivere i Decalage dello sviluppo. Vulnerabilità fragilità, disfunzionalità comportamentali. Cambiamenti di prospettiva nelle modalità d’ intervento psicoeducativo e didattico in ambito scolastico”.
Il corso, della durata di 34 ore in modalità mista, articolato in lezioni frontali e attività pratiche, è rivolto ai docenti di sostegno e docenti di scuola primaria dell’I.C. “Giovanni XXIII e ai “Referenti BES, FF.SS. del primo e secondo ciclo di istruzione della provincia di Reggio Calabria.
Alla presenza della dottoressa Giusi Princi, Vicepresidente della regione Calabria, del dottore Ernesto Zizza, funzionario USP della provincia di Reggio Calabria, della dott.ssa Antonella Nuzzaci, Prof. Ordinario Pedagogia Sperimento/e Università degli Studi di Messina, della Prof.ssa Anna Maria Murdaca – Prof. Ordinario di Didattica e Pedagogia Speciale, della dott.ssa Marianna Vaccaro e della dott.ssa Isabella Ripepi psicologhe, psicoterapeute ed esperte nella gestione dei comportamenti problema, la dirigente, dott.ssa Luisa Ottanà, che ha fortemente voluto che si realizzasse quest’eccellente iniziativa, ha ringraziato i presenti e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione dell’evento.
Questo progetto – ha detto la dirigente – rappresenta un’occasione unica, un iter formativo innovativo, poiché offrirà agli insegnanti strumenti e approfondimenti culturali di grande valore, mezzi che potranno essere utili, anche nella gestione in classe dei disturbi comportamentali, l’ iperattività e il deficit di attenzione.
Le ricerche degli ultimi anni dimostrano come sia necessario applicare una formazione specifica alla metodologia dell’insegnamento che sia al contempo efficace ed efficiente a favore della riduzione dei rischi di di stress e burnout nel mondo della scuola e la reale applicazione della didattica inclusiva del terzo millennio. Infatti è attraverso le intersezioni della metodologia psicoeducativa e l’utilizzo degli ausili e sussidi informatici che è possibile realizzare una scuola di valore al passo con l’evoluzione tecnologica in linea con i valori educativi ed a favore dell’inclusione.
L’importanza della conoscenza delle difficoltà dello sviluppo centrato su una formazione evidence based, nasce da un analisi attenta e dettagliata dei bisogni non solo dei bambini/adolescenti che manifestano tale problematica, ma anche all’aumento dello stress e delle difficoltà da parte dell’insegnante. Conoscere e fornire le strategie nel contesto scolastico su come affrontare i comportamenti problema degli alunni ha dunque una duplice finalità, agire efficacemente sulla problematica presentata dall’alunno, ma anche ridurre lo stress lavoro correlato da parte degli insegnanti promuovendo una didattica efficace, empatia, emotiva ed inclusiva.
La dirigente, inoltre, sottolinea come sia necessaria l’introduzione del metodo Mindfulness nella didattica: Il suo utilizzo nel contesto scolastico potrà favorire nei bambini e nei ragazzi un apprendimento più attivo, si potrà donare loro nuovi modi per promuovere l’empatia e nutrire l’autoefficacia in direzione del benessere psicofisico. Non solo quindi uno spazio di apprendimento ma anche di conoscenza e reciprocità empatica e sociale.
Molto significativo l’intervento della dottoressa Giusi Princi-Sono orgogliosa oggi di essere stata invitata a questo prestigioso corso , che vede pregevoli formatori , confermando , ancora una volta come questo istituto, sede del Cts, sia la prima scuola pilota che in Calabria divulga la pratica della mindfulness, confermandosi così come un punto di riferimento nell’ambito della formazione e dell’aggiornamento professionale, contribuendo significativamente alla crescita culturale e professionale dei docenti. Sono, altresì, consapevole- dichiara la vicepresidente- delle sfide che voi docenti affrontate quotidianamente.
Chi opera nei contesti educativi, in particolar modo in questa società complessa è chiamato a mettere in atto diverse strategie che comportano un grande dispendio energetico, pertanto “la pratica della mindfullness” sarà un valido allenamento a coltivare una relazione consapevole con se stessi, con gli alunni e con l’ambiente. Le caratteristiche di una mente “mindful” permetteranno di “affrontare le sfide di un mondo in rapido cambiamento, formando docenti motivati, partecipi e impegnati , garantendo, così il successo scolastico dei nostri ragazzi, oggi nostri discenti, domani cittadini attivi!”
Successivamente ha preso la parola il dottore Ernesto Zizza, che ha rivolto un ringraziamento agli ospiti presenti e ha sottolineato la forte valenza formativa del corso.
Il corso è così poi entrato nel vivo, risultando partecipato e molto intenso, grazie alle relazioni, di alto spessore culturale, dei formatori presenti. Ai lavori, coordinati dalla Prof.ssa Anna Maria Murdaca, hanno preso parte la dott.ssa Antonella Nuzzaci, la dott.ssa Marianna Vaccaro e la dott.ssa Isabella Ripepi. Gli incontri successivi, a completamento della prima fase del corso di formazione, continueranno con altre tre sessioni il 23 Marzo, il 6 e il 13 Aprile.