Manifestazione contro il ddl Calderoli: “noi calabresi saremo più poveri tra i poveri”

Una nuova manifestazione di Cgil Cosenza per dire no all'Autonomia Differenziata: "la Calabria deve ribellarsi, siamo cittadini di serie A"

StrettoWeb

Sabato 23 marzo Cgil Cosenza scende di nuovo in piazza per dire no al disegno di legge Calderoli e ribadire il dissenso all’autonomia differenziata. “È importante la partecipazione di tutti, a iniziare dai sindaci e dagli amministratori locali. Non basta lavarsi la coscienza con qualche post su Facebook, bisogna scendere in piazza coinvolgendo i cittadini. La Lega proverà a fare approvare la legge nel più breve tempo possibile, probabilmente nel mese di Aprile, motivo per cui bisogna mettere in campo tutte le azioni utili per contrastarne l’approvazione“.

“L’Autonomia Differenziata significa avere meno sanità pubblica, una scuola
destinata al fallimento, meno sicurezza sul lavoro, salari più bassi nel Sud Italia; il
Mezzogiorno e le sue popolazioni saranno ancora più poveri, più indifesi, senza
servizi pubblici. Il tutto a vantaggio dei ricchi che potranno permetterseli pagandoli e
con buona pace di chi invece non avrà le possibilità di colmare i vuoti creati da
questa legge. Opporsi e ostacolare l’approvazione dell’Autonomia Differenziata è
una battaglia di civiltà.

I calabresi saranno più poveri tra i poveri

“La Calabria deve ribellarsi, deve scendere in piazza in massa, soprattutto i giovani che saranno coloro che pagheranno il prezzo più alto. Perdere un giorno di scuola o una lezione all’università non è la fine del mondo. L’opposizione all’Autonomia Differenziata deve essere una battaglia che deve vedere partecipe tutti, giovani e meno giovani, ricchi e poveri, uomini e donne, lavoratori e disoccupati”.

Facciamo sentire il nostro No a questo Governo. Anche noi come i cittadini del Nord abbiamo diritto ad avere una sanità efficiente e di qualità, l’Alta Velocità, infrastrutture al passo con i tempi, servizi di trasporto decenti, e una scuola pubblica accogliente ed efficiente. Siamo cittadini di serie A e non vogliamo essere relegati in un mondo senza speranza. Non vogliamo e non possiamo sopportare altre privazioni”. Lo dichiara Massimiliano Ianni, Segretario Generale Cgil Cosenza.

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