Mafia: maxi blitx in corso in Sicilia, 100 carabinieri in azione

Mafia, in corso operazione della DDA con 100 carabinieri, in esecuzione di una misura cautelare emessa dal gip di Catania

StrettoWeb

Dalle prime luci dell’alba, circa 100 carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa, con l’ausilio dei Cacciatori di Sicilia, della SOS (squadra operativa di supporto) del Reggimento Carabinieri Sicilia e delle API (aliquote di primo intervento) del Comando Provinciale di Catania, coadiuvati dai cinofili di Nicolosi, stanno operando nella zona nord della provincia di Siracusa.

I militari, con l’operazione Asmundo, stanno dando esecuzione ad una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catania su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, diretta contro l’associazione di tipo mafioso denominata clan “Nardo”. Lo comunica la Procura in una nota stampa.

Arrestati e accuse

Sono dodici gli arrestati, di cui dieci in carcere e due ai domiciliari, nell’operazione antimafia “Asmundo”. Sotto scacco il clan Nardo, attivo nell’area nord della provincia siracusana e ritenuta costola della famiglia di Cosa nostra catanese Santapaola Ercolano. L’indagine, iniziata nel dicembre 2021, ha fatto luce sul controllo, da parte del clan, di numerose attività economiche e imprenditoriali, prevalentemente nel settore agro-pastorale. Scambio elettorale politico-mafioso, estorsioni, detenzione di armi e stupefacenti, introduzione in carcere di dispositivi telefonici, sono alcuni dei capi di imputazione contestati agli indagati che, anche dopo la recente operazione “Agorà”, portata a termine dai carabinieri, si sono velocemente riorganizzati.

Scambio elettorale politico-mafioso

Il reato di scambio elettorale politico-mafioso è contestato anche a un candidato sindaco delle scorse elezioni amministrative del 2022 che avrebbe accettato la promessa di ottenere voti in cambio di denaro e dell’impegno ad attivarsi per agevolare la scarcerazione del figlio di un affiliato

L’operatività del clan, nonostante i precedenti arresti, è ripresa con minacce, anche dall’interno delle carceri – utilizzando telefonini – dirette a chi si fosse rivolto alle forze dell’ordine per denunciare un’estorsione o una intimidazione; nascondendo armi ad alto potenziale offensivo, smerciando cocaina e marijuana e gestendo una florida piantagione composta da 731 piante. Le armi, due fucili e una pistola, e lo stupefacente, circa 11 chili di marijuana e cocaina, sono stati sequestrati durante la fase investigativa.

Il clan di mafia: delineati ruoli e mansioni

Gli investigatori hanno delineato l’organigramma, i ruoli e le mansioni del clan Nardo, ricostruite estorsione commesse dagli indagati che avrebbero costretto diversi imprenditori agricoli e commercianti a fornire somme di denaro o generi alimentari senza corrispettivo, a pagare un servizio di guardiania per i propri terreni agricoli, sui quali sarebbero stati anche obbligati a tollerare il pascolo di capi di bestiame riconducibili agli affiliati, a subire il “cavallo di ritorno” per la restituzione di escavatori ed altri mezzi rubati.

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