“Domenico Lacerenza è una persona molto per bene. Io mi onoro di essere suo grande amico. È un grande chirurgo interventista oculista, ma non un politico e in questo momento il centrosinistra avrebbe bisogno di mettere in campo un pezzo di classe dirigente, che ha, e che non mette in campo solo esclusivamente per una serie di veti contrapposti”, così Marcello Pittella, ex presidente della Regione Basilicata ai microfoni di Lorenzo Capezzuoli Ranchi e Aurora Vena. Mentre era in corso un nuovo tavolo del centrosinistra allargato ad Azione, che aveva denunciato l’esclusione dal processo decisionale per il candidato del campo largo alle regionali del 21 e 22 aprile, Marcello Pittella è intervenuto nel corso della trasmissione Base Luna Chiama Terra. L’ex presidente della Regione ha parlato di uno stallo nelle trattative.
“Bene non sta andando. Azione è al tavolo del centrosinistra e prova a dare un suggerimento, considerando che i Cinquestelle nazionali ci hanno espulso mettendo un veto alla partecipazione alla coalizione larga. La realtà è che la Basilicata non può fare a meno di Azione e il centrosinistra prova con grande fatica e molta confusione ad allargare il campo lo stesso e a trovare un candidato che possa vincere le elezioni. Il nome di Lacerenza non è caduto ma per molti del tavolo e per molti aspetti non ha una vocazione politica particolarmente spiccata. Per cui, per la condizione che c’è in Basilicata, ci vorrebbe un candidato che abbia una marcia in più. Il Pd regionale non pone veti nei confronti di Azione. La Schlein non saprei. Mi sembra che Conte abbia lanciato una sorta di Opa sulla Schlein. Ma quello regionale non pone veti, anzi vuole allargare. Angelo Chiorazzo è un imprenditore molto capace ed è una persona che porta con sé un grande valore aggiunto, anche politico ed elettorale. Chiorazzo può tornare anche per noi in pista ma mi sembra che il Pd, soprattutto nazionale (quello di Giuseppe Conte), non sia d’accordo”, ha spiegato Pittella.