“I più importanti storici dell’antichità attestano che il nome Italia è nato da Italo (re degli Enòtri) 3500 anni fa circa, tra il Golfo di Lamezia e il Golfo di Squillace, proprio nell’Istmo detto di Catanzaro o di Marcellinara. Cosciente di ciò, Domenico Lanciano (ex bibliotecario di Badolato – CZ) nel 1982 ha fondato l’associazione “Calabria Prima Italia” per evidenziare tutto questo patrimonio e giacimento culturale che è ancora tutto da scoprire per quanto appare ed è immenso ed importante per tutta la civiltà occidentale e non soltanto italiana”.
“Ci sta lavorando principalmente il filosofo Salvatore Mongiardo, pure nella sua qualità di autorevole Scolarca della Nuova Scuola Pitagorica di Crotone, dove presto verrà inaugurata una maestosa statua a Pitagora dello scultore Gaspare da Brescia. Nei decenni la consapevolezza di tale primogenitura del nome Italia e di tutta la cultura che significa sta facendo proseliti in vari ambienti calabresi, come, ad esempio, nel gruppo di intellettuali che realizza la pregevole rivista “Lamezia Storica” diretta dal lametino prof. Vincenzo Villella”.
Premio Re Italo – Terra degli Enotri
“Nel giugno 2022 si era tentato di realizzare la prima Festa del nome Italia proprio a Lamezia, con il patrocinio del Comune, ma qualcosa andò storto all’interno di quell’Amministrazione e non se ne fece nulla con grande rammarico del mondo socio-culturale. Poi, mercoledì 21 giugno 2023 (solstizio d’estate) tale Festa e il relativo Premio Prima Italia si realizzarono a Davoli (CZ) con il sostegno della locale Biblioteca Vincenziana e per interessamento dello stesso Lanciano”.
“L’esperto da molto più tempo sostiene che la Calabria debba erigere, come segno di unità e promozione, una statua a Re Italo da collocare nella Cittadella Regionale di Germaneto o davanti all’aeroporto di Lamezia, aeroporto che andrebbe intitolato proprio a Re Italo, in segno di unità nazionale e di vanto mondiale. Pochi mesi prima, sabato 4 febbraio 2023, Giuseppe Campisi di ACLI Calabria ha realizzato l’ottima idea di assegnare un “Premio Re Italo – Terra degli Enotri” a persone, personaggi e personalità che si distinguono per la valorizzazione del territorio in vari settori. Un grande successo”.
“Adesso, venerdì prossimo 15 marzo alle ore 17.30 lo stesso Campisi effettuerà la seconda edizione di tale Premio, nel Chiostro di San Domenico a Lamezia Terme. E promette molto bene per il futuro il forte sostegno che alcune presenze produttive calabresi danno a tale manifestazione che onora tutta la Calabria. Non è forse il caso che la stessa Regione Calabria dia una mano perché Re Italo e lo stesso nome Italia siano maggiormente valorizzati?”.
La cultura calabrese sta dormendo?
“Così come si richiederebbe una mobilitazione di tutti i Comuni dell’Istmo per valorizzare ciò che possiede soltanto questa parte del territorio come legame con il resto della Calabria, dove si moltiplicano le iniziative per Re Italo (come il Club Unesco di Reggio Calabria) con eventi e pubblicazioni a stampa di grande valore. Sempre più intellettuali e scrittori, non solo calabresi, si stanno interessando a Re Italo e al nome Italia affinché tali preziosità diventino sempre più popolari”.
“E, ad esempio, non sarebbe il caso di presentare nei paesi e nelle città calabresi, così come nelle scuole e nelle università, il libro più esplicito delle glorie regionali che è quello scritto dalla docente americana Gertrude Slaughter e pubblicato nel 1939 dall’Università del Wisconsin mentre la cultura calabrese e italiana dormivano?“.
“Adesso, un coraggioso editore di Tropea, Giuseppe Meligrana, su interessamento di “Calabria Prima Italia”, ha dato alle stampe tale preziosissimo volume, intitolato proprio “Calabria la prima Italia”, con la traduzione dall’inglese della docente calabro-romana Sara Cervadoro. Chiunque l’abbia letto ha dichiarato che è un libro da far studiare a tutti, specialmente alle nuove generazioni e agli emigrati
all’estero pure perché è fonte di migliore orgoglio e di maggiore dignità per tutta la Calabria”.
“E Catanzaro, se c’è, batta un colpo e non si limiti a tenere nel suo sito internet la sola pagina: https://www.comune.catanzaro.it/catanzaro-dove-nacque-il-nome-italia/senza quasi altro fare quando invece potrebbe essere città protagonista assieme a Lamezia e a Squillace, la quale ha già presentato il volume della Slaugther (a cura dell’assessore Franco Caccia), assieme a Reggio Calabria (per iniziativa dell’arch. Alberto Gioffré)”.
“Sono già previste presentazioni all’Università della Terza Età di
Soverato per il 17 maggio (a cura del prof. Giulio De Loiro) e alla Biblioteca Pubblica Vincenziana di Davoli (a cura del prof. Aldo Marcellino). Re Italo e il nome Italia meriterebbero la massima attenzione cura istituzionale e popolare. E’ il nostro maggiore pregio storico”.