Sarà stata una coincidenza, uno strano e particolare segno del destino. Nel giorno in cui Fratoianni e Bonelli arrivano a Messina per accalappiarsi il consenso della gente contraria a sviluppo e progresso, proprio sviluppo e progresso salvano Venezia. Il Mose, nello specifico, salva la città veneta dall’acqua alta. Quella odierna infatti è una giornata di acqua alta e di super-lavoro per il sistema Mose.
Le paratoie mobili sono state attivate già stamane per una prima punta di marea che in mare ha sfiorato i 110 centimetri. Con le barriere a protezione delle tre bocche di porto, il livello dell’acqua nella laguna interna, e quindi in città, è stato di circa 85 centimetri, sufficienti a bagnare soltanto Piazza San Marco, uno dei punti più bassi. Il maltempo imperverserà anche nelle prossime ore. In serata il Mose tornerà quindi ad alzarsi – informa il centro maree del Comune – in concomitanza con la previsione di una punta di marea di 125 centimetri, intorno alle 23.15.
Salvini si toglie qualche sassolino
E Salvini ne approfitta per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Venezia è salva, ancora una volta. Alla faccia dei No Mose, No Tav, No Ponte, No Autonomia, No a tutto”, ha scritto su Instagram il Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Ancora una volta, ecco la dimostrazione di come il progresso rappresenti una naturale evoluzione per lo sviluppo. Chissà cosa diranno oggi i No Mose di qualche anno fa. E chissà cosa diranno i No Ponte tra qualche anno.