“L’autonomia differenziata rischia di trasformarsi in un giochetto politico che costerà molto caro ai cittadini del sud. A farne le spese saranno in particolare le già martoriate zone interne della nostra terra, sempre più abbandonata a sé stessa da un Governo nazionale lontano dai nostri bisogni. In questo contesto scendere in piazza per dimostrare il nostro dissenso è un dovere civico. Non si tratta semplicemente di chiedere una sanità efficiente o una scuola migliore. Si tratta di lottare per evitare un peggioramento significativo dei servizi già precari della nostra amata e martoriata regione“. Lo si legge in una nota stampa del Circolo PD Bivongi per invitare i Sindaci della Locride e in particolare della Vallata dello Stilaro a partecipare alla Manifestazione dell’ANCI Calabria del 13 Febbraio 2024.
“L’ANCI Calabria con l’iniziativa “No alla divisione dell’Italia”, si propone giustamente di mettere l’accento su questo tema. La manifestazione ha già accolto le adesioni di CGIL e Partito Democratico della Calabria. Con essi un numero crescente di Sindaci che, trasversalmente a tutto lo spettro politico, vogliono manifestare il loro NO a una riforma ingiusta, iniqua e deleteria per il nostro territorio. Il Circolo PD Bivongi sposa appieno questa visione e si unisce all’appello del Partito Democratico di Locri nel sollecitare i Sindaci della Locride affinché portino all’attenzione del Governo nazionale l’interesse dei cittadini che rappresentano. L’invito è rivolto in particolare ai Primi Cittadini della Vallata dello Stilaro. Possano i Sindaci di Bivongi V. Valenti, di Pazzano F. Valenti e di Stilo G. Tropeano, aderire unitariamente alla manifestazione di Martedì 13 Febbraio davanti alla prefettura di Reggio Calabria.
Questo è solo il primo atto di una battaglia che si preannuncia lunga e difficile. Ma non ci faremo stancare dall’apparente solidità di un Governo che per meri calcoli di palazzo ha intenzione di trasformarci in cittadini di serie B. Noi non ci arrenderemo. Siamo pronti a fare rete insieme a tutti coloro che intendono unirsi a questa battaglia di civiltà“, conclude la nota.