“Navigare in rete offre un mare di informazioni. Vedere video, immagini, interagire con coetanei di un’altra parte del mondo, può essere una grande opportunità per i nostri ragazzi. Tuttavia, allo stesso tempo, può essere fonte di grave pericolo. Sarebbe opportuno prevenire le situazioni spiacevoli nelle quali possono incorrere quotidianamente gli adolescenti. Per questo motivo la scuola, luogo in cui i ragazzi trascorrono buona parte della giornata, deve offrire momenti di riflessione per tutta la comunità educante“. Con queste significative parole, la Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo “Radice Alighieri”, avv. Simona Sapone, ha aperto i lavori del convegno “Educazione digitale per un web sicuro, Peer…. Contrastare il Cyber – Bullo” che richiama un progetto dell’IC di Catona, individuato come scuola beneficiaria del fondo permanente per il contrasto al fenomeno del cyberbullismo da parte dell’ufficio scolastico ragionale della Calabria.
Svoltosi presso la sede centrale della scuola primaria, l’incontro è stato moderato dal giornalista Giorgio Neri, il quale si è soffermato sui rischi della rete, soprattutto per le persone più fragili. Dopo il suo intervento, Neri ha introdotto la prof.ssa Simona Leanza, referente dell’IC per bullismo e cyberbullismo, che ha esposto le finalità del progetto Peer Education, o educazione tra pari, affermando che è una metodologia didattica che si basa su un processo di trasmissione di conoscenze ed esperienze tra i membri di un gruppo di pari, all’interno di un piano che prevede finalità, tempi, modi, ruoli e strumenti ben strutturati.
Ha preso la parola, quindi, il dott. Simone Gargiulo, cyber – psicologo e media educator, il quale ha affermato che il punto focale di questo progetto è stata la formazione dei peer educator, che ha reso protagonisti gli stessi adolescenti. In questo modo il messaggio veicolato ai coetanei è risultato più efficace. Il dott Antonio Luciano Battaglia, esperto in analisi web e cybersecurity, il dott. Carlo Duò psicologo sociale e la dott.ssa Valentina Cartisano, psicologa scolastica hanno messo in guardia le famiglie e i ragazzi sui rischi della rete e dell’intelligenza artificiale e sulle emozioni negative che suscitano alcuni gesti inconsulti determinati da spirito di emulazione.
Il dott. Pierluigi Sanna, esperto in criminalità informatica, ha incentrato il suo intervento sulla legge 71/2017 che tratta le disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo e il diritto delle nuove generazioni ad una navigazione sicura, positiva e libera. Hanno concluso gli interventi i docenti Cristiano Depalmas dell’Università di Sassari e Simona Ferrari dell’Università cattolica del Sacro Cuore di Milano e Coordinatrice Cremit. Il primo ha analizzato la ricaduta del progetto sul territorio; la seconda, ha invitato gli alunni “Peer Educator” a inviare un loro cortometraggio al sito del Cremit per la pubblicazione. Alla fine della serata, i protagonisti sono stati gli studenti “Peer Educator” che hanno presentato al numeroso pubblico presente in sala i loro lavori.