Momenti di tensione ieri sera a Soriano, in provincia di Vibo Valentia: la dottoressa di turno della Guardia Medica è stata violentemente aggredita da cinque persone intorno alle 21:30. Durante i momenti concitati della lite, sono intervenuti alcuni soccorritori del 118 i quali, nel tentativo di sedare gli animi, sono rimasti anche loro vittima di aggressioni con calci e pugni. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Reparto Territoriale ma, a quel punto, i responsabili si sono dileguati verso il Pronto Soccorso Jazzolino della città vibonese. Su quanto accaduto stanno indagando le forze dell’ordine per chiarire le dinamiche di quanto accaduto.
La solidarietà di Mangialavori: “episodio intollerabile”
“Esprimo massima solidarietà alla dottoressa ed al personale medico del 118 intervenuto in soccorso della collega, vittime di una violenta ed ingiustificabile aggressione. È intollerabile assistere ancora ad episodi di questo tipo a danno di personale sanitario che continua a spendersi, con dedizione e sacrificio, nel nostro territorio”. Lo dichiara l’on. Giuseppe Mangialavori, deputato e presidente della Commissione Bilancio della Camera, in merito all’aggressione subita da un medico di continuità assistenziale a Soriano Calabro nella serata di ieri. “Sono certo che le forze dell’ordine riusciranno a ricostruire quanto accaduto. Auguro alla dottoressa ed al personale del 118 un rapido, e soprattutto sereno, rientro in servizio”.
Alecci: “fenomeno sempre più allarmante”
“Quanto accaduto la sera scorsa nella postazione della Guardia Medica di Soriano Calabro e poi nel Pronto soccorso dell’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia è veramente allarmante. L’ennesima brutale aggressione nei confronti di medici e personale sanitario nella nostra regione (ma i casi sono ampiamente diffusi in tutta Italia) dimostra con chiarezza il fatto che ci troviamo di fronte ad un fenomeno pericoloso e preoccupante, a cui occorre porre urgentemente rimedio. Tanto più perché in questo caso l’aggressione è stata reiterata e rivolta anche contro una dottoressa che stava svolgendo il proprio turno serale”.
“Intendo innanzitutto rivolgere tutta la mia solidarietà nei confronti di questi seri
professionisti che svolgono con sacrificio e dedizione un’attività fondamentale per il
benessere delle nostre comunità. E sottolineare come, al riguardo, più di un anno fa avevo depositato una proposta di legge in Consiglio Regionale che si proponeva di assicurare al Sistema Sanitario Regionale condizioni di lavoro più sicure e, quindi, più serene a beneficio del personale, così come dei pazienti. Tra le altre cose, la legge prevedeva la possibilità di sottoscrivere protocolli d’intesa con gli Uffici Territoriali del Governo e con le forze di Polizia in modo da garantire forme di tutela e controllo all’interno dei presidi sanitari della nostra regione”.
“Una proposta di legge certamente perfettibile e non esaustiva, ma che avrebbe potuto innescare una discussione a vari livelli riguardo questi episodi. Mi amareggia il fatto che tale proposta non sia stata ancora portata in discussione in Consiglio, così come tante altre proposte costruttive provenienti dalla minoranza. Credo che di fronte ad argomenti così importanti non esista partito o fazione politica. Continuerò, dunque, a richiamare l’attenzione sull’argomento in tutte le sedi possibili auspicando che in breve tempo si possano mettere in pratica delle soluzioni sempre più efficaci al problema all’interno dei nostri territori”.
Mammoliti (Pd): “urgono misure urgenti”
“La situazione della sanità vibonese tra inerzia e caos organizzativo, continua ad essere molto preoccupante e provoca ripercussioni molto serie sia sugli operatori che sui cittadini. Eppure ci sarebbe bisogno di una unità di crisi permanente h 24 per affrontare le tante criticità esistenti. Invece, si continua a nominare i vertici dell’ASP part-time, senza comprendere perché non viene nominato il direttore generale. Si registrano ancora continue aggressioni agli operatori, ultimo in ordine di tempo quello avvenuto stanotte”.
“Nell’esprimere la piena vicinanza e solidarietà a tutti gli operatori che hanno subito l’aggressione, solleciterò ai vertici dell’ASP di adottare appropriate iniziative e programmi volti a prevenire gli atti di violenza che rappresentano un vero e proprio problema di sicurezza sul lavoro. Ancora, nelle ultime settimane si registra un aumento considerevole sia dell’influenza con una maggiore incidenza sui bambini, sia di casi Covid. A tal proposito sarebbe necessario capire perché non vengono attivati i posti letto presso il modulo terapia intensiva attiguo al pronto soccorso”.
“Sulla situazione della sanità vibonese sto predisponendo una sintesi dell’attività promossa in questi due anni in consiglio regionale che presenterò in settimana in un’apposita conferenza stampa. Consegnerò questo lavoro al signor Prefetto, al Procuratore della Repubblica, al Presidente della Conferenza dei Sindaci, agli Ordini Professionali, alle OOSS. Sono dell’avviso che sulla sanità vibonese ci sia bisogno di una determinata reazione per realizzare un patto tra gli operatori e i cittadini, al fine di promuovere un miglioramento dei servizi sanitari”.
“Occorre sollecitare a chi possiede ruoli di responsabilità e di governo risposte
appropriate e tempestive per poter affermare nel territorio più negletto della Calabria, il fondamentale diritto alla salute. Anche attraverso queste azioni si può alimentare la speranza di un reale cambiamento e rafforzare l’indispensabile fiducia dei cittadini verso lo Stato in tutte le sue articolazioni”.