Sanità Calabria: punto nascite a Cetraro, sì o no?

Il decreto c'è ma la minoranza ridimensiona il tutto: "è solo un ultimatum all'Asp di Cosenza"

Punto di svolta a Cetraro: dopo la morte della giovane mamma Tina Adamo, avvenuta nel 2019 per parto, il Punto Nascite era stato chiuso. Dopo 4 anni, lo Spoke ha annunciato la riapertura. A darne la notizia è il sindaco Ermanno Cennamo: “c’è già il decreto. Riapre il Punto Nascita!
Il decreto 331 del 29 dicembre è stato pubblicato. La Regione Calabria ha riconosciuto il grande interesse collettivo, ha fatto prevalere il diritto alla salute ed ha autorizzato il punto nascita demandando all’azienda provinciale l’immediata riattivazione. Domani sarà il giorno dei ringraziamenti, del racconto di questo importante risultato che è frutto del dialogo costruttivo e mai banale portando avanti con coraggio e determinazione. Auguri alla nostra comunità!”.

La minoranza ribatte: “prese lucciole per lanterne”

Il gruppo di Azione, invece, ha ridimensionato la cosa nelle parole di Giuseppe Aieta: “ricordate l’annuncio Urbi et Orbi fatto sul Polo Chirurgico a Cetraro da noi smentito dopo aver letto il Piano? Bene, anche sulla riapertura del punto nascita hanno fatto la stessa cosa. Non hanno letto il Decreto – dicono Aieta e i suoi compagni di partito -. Noi sì e possiamo affermare che ancora una volta il sindaco ha preso lucciole per lanterne”.

Si legge nella nota: “il decreto altro non è che una fustigata non proprio nascosta verso l’Asp di Cosenza che sul punto nascita continua a perdere tempo. Tant’è che, correttamente, il presidente Occhiuto e la dirigente Iole Fantozzi, scrivono espressamente: “l’esito della Site Visit da parte della commissione regionale per il percorso nascita, di cui al DCA 125/2020, ha identificato alcune criticità, contenute nel cronoprogramma, che è parte integrante del presente atto […] di dare seguito alla risoluzione delle criticità contenute nel cronoprogramma, che è parte integrante del presente atto, entro e non oltre 180 giorni dalla pubblicazione del presente atto”.

“Questo decreto – aggiunge Aieta – è un ultimatum che la Regione rivolge all’Asp di Cosenza. Quella stessa Asp, giova ricordare, che ha approvato la delibera sul punto nascita dopo una discussione abbastanza concitata tra i vertici dell’Asp e la Commissione Paritetica del Consiglio comunale di Cetraro richiesta da Cetraro in Azione. Una delibera arrivata dopo 2 anni di ritardo. Il nuovo decreto con apprezzabile perentorietà in sostanza dice all’Asp: vi diamo altri 6 mesi per superare le criticità ancora esistenti. Dunque, nessuna riapertura ma solo un ultimatum che finalmente arriva dalla Regione e che Cetraro in Azione apprezza e sostiene”.

Straface (FI) è cauta: “un cronoprogramma per riattivare il punto nascite”

“Grazie alla determinazione e all’autorevolezza del Presidente Occhiuto, che ha dettato tempi certi con un cronoprogramma, all’Ospedale di Cetraro si potrà finalmente riaprire il punto nascite. E’ una grande vittoria per il territorio, finalmente il diritto alla salute sta tornando ad essere alla portata di tutti i calabresi”. Queste le dichiarazioni dell’On. Pasqualina Straface, Presidente della Terza Commissione regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative.

“La chiusura del Punto Nascite dell’Ospedale di Cetraro, avvenuta nel 2019, ha rappresentato un brutto colpo per un intero comprensorio costretto a dover gravitare su Cosenza, Castrovillari o Lamezia con tutti i disagi e le difficoltà del caso. Il Commissario ad Acta Occhiuto ha dunque valutato la necessità della persistenza del Punto Nascita di Cetraro, alla luce dell’indice di natalità espresso dal territorio e delle difficoltà nel raggiungere le altre strutture e pertanto ha dato mandato con apposito DCA all’Azienda Sanitaria Provinciale di Cosenza di procedere alla riattivazione del Punto Nascite dello Spoke Paola-Cetraro, attraverso un cronoprogramma che prevede in 180 giorni il superamento delle criticità e la riapertura del reparto”.

“In particolar modo sarà rafforzato il personale attraverso l’invio di 4 medici cubani e l’espletamento di un concorso per Ostetriche che permetteranno di garantire il regolare funzionamento del reparto mentre dal punto di vista strutturale non si riscontrano criticità. Finalmente si chiude una brutta pagina per la sanità territoriale e si rimette a disposizione della cittadinanza di Cetraro e del suo comprensorio un servizio importantissimo che rientra nella grande rivoluzione della sanità calabrese che il Presidente Occhiuto sta portando avanti con grande caparbietà”.