Giorgia Meloni, il Ponte sullo Stretto e la foto di Osho: “lo famo…”

Il lungo intervento del Premier Giorgia Meloni a Porta a Porta in cui conferma l'intenzione di realizzare il Ponte sullo Stretto

StrettoWeb

Ieri a Porta a Porta è stata ospite la Premier Giorgia Meloni. Tantissimi gli argomenti affrontati a un anno dal suo insediamento, da Reddito di Cittadinanza a Superbonus passando per questione Ucraina e non solo. Tra i temi, anche quello del Ponte sullo Stretto. Il conduttore Bruno Vespa mostra al Presidente del Consiglio una vignetta di Osho sulla grande opera in programma, chiedendo se sarà realizzata. La Meloni risponde in stile Osho: “lo famo, lo famo…”. “Dopo un anno – prosegue facendo un bilancio – sono ancora fiduciosa e sono in pace con la mia coscienza, non avrei potuto lavorare di più e c’è un’Italia che dà segnali incoraggianti, rispettata a livello internazionale, sono in pace con me stessa”, ha aggiunto.

Migranti

“Lo stop dei migranti di Francia e Germania? Me lo aspettavo, in parte sì, avevamo detto che non potevamo accogliere i dublinanti, perché i nostri hotspot erano pieni. I ricollocamenti sono però secondari, sono state pochissime le persone ricollocate, la questione è fermare i movimenti primari, gli arrivi in Italia”.

Draghi

Per Meloni “è una buona notizia”, l’incarico assegnato da Ursula Von der Leyen a Mario Draghi, e “non è assolutamente” contro il governo. “E’ un italiano autorevole e presumo avrà un occhio di riguardo per l’Italia”.

Reddito di cittadinanza

“Io rivendico con orgoglio quanto fatto sul reddito, uno Stato giusto non mette sullo stesso piano chi non può lavorare e chi sì. Non togliamo reddito agli invalidi, agli over 60 e chi ha minori a carico, lo perde chi è in grado di lavorare e ha figli a carico, noi pensiamo un forte incentivo per entrare nel mercato del lavoro. Sulla piattaforma abbiamo 50mila persone iscritte, a fronte di 70mila posti di lavoro, le opportunità ci sono per chi vuole lavorare”.

Caivano

“Sia chiaro che non mi faccio intimidire dalle stese nelle strade. Le dichiarazioni di una delle mamme delle vittime dello stupro di Caivano alla vostra trasmissione sul reddito di cittadinanza sono spaventose. Se, come in molti sospettiamo, i soldi del reddito di cittadinanza” in alcune aree “sono gestiti dalla camorra, allora la magistratura deve andare fino in fondo. Questa signora – riassume la premier – dice una cosa che ho trovato spaventosa, è percettrice di reddito di cittadinanza, il giornalista chiede: gestiva lei queste cose? No? E chi le gestiva? Non lo so, ha risposto lei. Ecco, il ‘non lo so’ è spaventoso, molti di noi sospettano la stessa cosa”.

Superbonus

“I bonus edilizi voluti dal governo Conte sono costati 140 miliardi, mediamente una legge di bilancio di un anno – la legge più importante – vale 20-30 miliardi di euro. Questo vuol dire che sono state impiegate da 4 a 6 leggi finanziarie per il superbonus. Qualcosa non deve aver funzionato”, in parte per “le stime sbagliate, doveva avere un costo ne ha avuto ben altro”, in parte per “come sono state scritte le norme. Se oggi abbiamo 12 miliardi di truffe, forse quelle norme non sono state scritte bene”.

“Poi per carità, sono sempre utili i provvedimenti in edilizia, ma quel che metti da una parte lo togli a un’altra. Quando Conte diceva, in campagna elettorale, che gli italiani avrebbero ristrutturato gratuitamente, mi corre l’obbligo di segnalare che il superbonus è costato a ogni italiano, compresi i neonati e chi una casa non ce l’ha, 2.000 euro per ristrutturare il 4% del patrimonio edilizio, compresi castelli”. Sono soldi tolti “alla sanità, alle pensioni e alle persone più in difficoltà”, “140 miliardi per la campagna elettorale di Conte”. Si tratta di un intervento “che abbiamo pagato tanto”, con il messaggio “‘spenderete gratuitamente, così andranno bene le elezioni'”.

Sanità

Quanto alla sanità, “non abbiamo tolto soldi, ma non bisogna fare riferimento agli anni del Covid per fare un confronto. La sanità deve essere al centro della legge di bilancio, ma dobbiamo vedere come. La priorità è abbattere il tempo delle liste di attesa”.

Gentiloni

“Gentiloni? Ho trovato che facesse molte interviste per redarguire il governo, non so se accade nelle altre nazioni. Certo lui fa il commissario europeo, ma un occhio ogni tanto… L’ho detto a lui, ma non vuol dire che voglio litigare con Paolo Gentiloni”.

Europee

“Un’alleanza con i socialisti in Europa? Non l’ho fatto in Italia, difficile si possa farlo in Europa – replica – Il dibattito sulle alleanze è comunque prematuro, credo che l’Italia avrà un ruolo” di peso in Europa. “Non sono preoccupata dai posizionamenti, siamo tutti interessati a far valere l’Italia. Per me l’obiettivo è far crescere l’Italia e i conservatori europei, dopodiché, io non sono solita fare accordi con la sinistra”.

Centrodestra

Nel centrodestra “siamo tutte persone responsabili, sappiamo che non possiamo disperdere energie e confido che al di là del fatto che ogni partito segnali la sua specificità, tutti capiscano bene il limite alle cose che possono mettere in difficoltà le risposte che dobbiamo dare agli italiani”, dice la premier. “Io – sottolinea – non sono la maestra di nessuno”.

Riforme

A una domanda sul premierato, risponde: “presenteremo a breve la nostra proposta, se non ci saranno i due terzi in Parlamento decideranno gli italiani”. “Noi – assicura – siamo pronti”.

Ucraina

Sulla guerra in Ucraina “no, non cambieremo posizione – scandisce – Potrebbe andare peggio se non facessimo quello che stiamo facendo” per Kiev, dice ancora Meloni, ribadendo che sostenere Kiev è “la scelta giusta”.

Storia politica

“Non passa giorno in cui non mi chieda se sono la stessa persona. Ho sempre avuto il terrore di non essere la stessa persona e di non accorgermene, ma sono la stessa persona”, afferma. “Ho una storia politica alle spalle, mi adatto a una realtà che cambia, oggi per me una delle cose più di destra è per esempio occuparsi dell’intelligenza artificiale”, dice poi rispondendo a chi le chiede se si sente di avere una zavorra per la sua provenienza dalla destra.

E ironizza sulla sua vita privata: “vita privata? What vita privata?”, dice Meloni. Poi aggiunge riferendosi alla figlia: “Ginevra la porterò con me a New York, se non la portassi con me non la vedrei”.

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