Ponte sullo Stretto, Bonelli: “i fondi vadano all’alluvione in Romagna. Per Salvini è il Ponte dei Miracoli”

Ponte sullo Stretto, le parole di Angelo Bonelli co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra

StrettoWeb

Secondo Salvini il Ponte sullo stretto sarà green, a prova di mafia e meglio della Cupola di Brunelleschi, insomma ‘Il Ponte dei Miracoli’, sinceramente preferiremmo un ‘Ponte per l’Emilia-Romagna’, dirottando i 15 miliardi previsti per la struttura a favore delle popolazioni alluvionate“. Così in una nota Angelo Bonelli co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra.

“Ma partiamo dall’inizio – prosegue Bonelli -. Il ponte sicuramente non è un opera green, a causa delle 400 mila tonnellate di acciaio necessarie per costruire il ponte, tra l’altro non e’ green demolire interi quartieri con un impatto ambientale altissimo. Nell’area vasta dello stretto di Messina è presente un ecosistema ricchissimo che verrebbe inevitabilmente messo in pericolo”. “Come purtroppo è noto, l’infiltrazione mafiosa nel sistema degli appalti pubblici – prosegue – rappresenta un momento di grande pericolo. Annunciare il Ponte come ‘la più grande operazione antimafia’ è paradossale, per non dire assurdo: andando a ritroso, un primo allarme degli organi inquirenti riguardo alla questione Ponte sullo stretto risale al 1998, quando la DIA denunciò la ‘grande attenzione’ di ‘ndrangheta e Cosa Nostra per il progetto di costruzione dell’infrastruttura, tanto che proprio da allora, il tema dell’infiltrazione criminale nei lavori compare costantemente nelle relazioni semestrali presentate dal Dipartimento. Senza considerare che il binomio Mafia-Ponte è anche al centro dell’attenzione delle diverse agenzie di intelligence”, conclude Bonelli.

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