Fuori la prima, ma era solo questione di tempo. Ecco la prima società che ha deciso di “accodarsi” alla Reggina per ciò che concerne la richiesta di ristrutturazione del debito attraverso la procedura del Codice di Crisi d’impresa. Di chi si tratta? Della Sampdoria. Lo ha annunciato il C.d.A. del club mediante una nota sul proprio sito ufficiale.
“Dopo aver preso atto che le trattative finalizzate alla cessione del club non hanno trovato positiva conclusione e che non è stato possibile dar corso all’aumento di capitale della società – si legge in una parte del comunicato – il Consiglio ha avviato la procedura di composizione negoziata della crisi. Nel corso di tale procedura è stato necessario verificare la compatibilità e i limiti di applicabilità del Codice della Crisi con la normativa di settore, e tale verifica ha trovato definitiva risposta nelle recenti modifiche alle NOIF (Norme Organizzative Interne Federali) che hanno chiarito quali strumenti di soluzione della crisi possono essere utilizzati per mantenere il titolo sportivo”.
Sampdoria come la Reggina: fondamentale la modifica delle NOIF
Nulla di definito ancora, anzi è tutto in fase embrionale, ma la società blucerchiata sta cominciando a informarsi circa le procedure da seguire per provare ad abbattere il debito. Interessante il passaggio in cui la Samp evidenzia come sia stata trovata una risposta definitiva grazie alle recenti modifiche delle NOIF, “che hanno chiarito quali strumenti di soluzione della crisi possono essere utilizzati per mantenere il titolo sportivo”. Modifiche sostanziali e ufficializzate grazie alla grande perseveranza della Reggina, che ha fatto da “apripista” al calcio italiano, pagando – tutt’ora – un conto salato che si è riversato nella seconda parte della stagione attuale e che è ancora in attesa di risposta definitiva.
“Il lavoro svolto con l’esperto avvocato Bissocoli e gli advisor finanziari e legali – si legge ancora nella nota – è stato particolarmente impegnativo e proficuo per individuare un percorso di ristrutturazione della società che consentirebbe – ove attuato – di uscire dalla attuale situazione di crisi con una debitoria ridotta, ristrutturata e sostenibile, rispettando le regole previste dalle NOIF per il mantenimento del titolo sportivo”.
Dunque, se la Reggina è stata la prima in assoluto e ha inevitabilmente fatto la storia – in questo senso – la Sampdoria potrebbe essere la prima a seguirla. Nel giro di qualche anno, nel mondo del calcio, questa procedura diventerà pratica comune, evitando una parte dei fallimenti che hanno contraddistinto il nostro calcio negli ultimi vent’anni.



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