Si è svolto questa sera presso lo Spazio Open un dibattito intitolato “Fiumare navigabili a Reggio Calabria ed escatologia Platonica” dove l’ing. Diego Quattrone, con grande chiaretta, ha spiegato, tutte le sfaccettature storiche. Ai microfoni di StrettoWeb, Quattrone ha sottolineato: “secondo molte fonti storiche, le fiumare calabresi e in modo particolare quelle di Reggio Calabria in passato erano navigabili. Già Eratostene nel 300 a.C. e poi Strabone nel I secolo a.C. riportano che le fiumare della Locride erano navigabili, al punto che fungevano addirittura da via di comunicazione verso l’interno. Anche a Reggio città la situazione doveva essere simile: Bario ed altri autori riportano che il Calopinace ed il Sant’Agata erano navigabili a tratti“, conclude.
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