“Soldi vs Idee – Come cambia il calcio fuori dal campo”. Questo è il titolo del libro scritto dall’attuale componente Uefa, ed ex vice Presidente, Michele Uva, ma anche l’argomento principale del terzo ed ultimo appuntamento del Festival dell’Economia, Sviluppo e Sostenibilità, ideato dal giornalista Maurizio Insardà e tenutosi alla Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.
“A Reggio Calabria – le parole di Michele Uva – mi legano bei ricordi sportivi con la pallavolo e con il calcio, perché venivo qui col Parma quando la Reggina era in Serie A e il Granillo era pieno”, esordisce l’ex vice Presidente Uefa, che della Reggina attuale tuttavia non parla: “non conosco i fatti e quindi non li commento”, interrompe subito la domanda a margine dell’evento. Poi comincia a parlare del suo libro, il cui argomento principale è la contrapposizione soldi contro idee nel mondo del calcio.
“I soldi nel calcio stanno ammazzando le idee” è una frase che diceva spesso Arrigo Sacchi e ho chiesto il permesso a lui prima di poter scrivere il libro. “Un’attività sportiva deve dialogare con il territorio, anche se si chiama Milan o Manchester City, e posso assicurare che il City è la squadra che dialoga di più in assoluto con il territorio” aggiunge Michele Uva, che ora in Uefa si occupa proprio di sostenibilità.


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