Da Dahmer a Cianciulli, il saggio di Davide Costa: “Cannibalismo, Questioni di genere e serialità”

Pubblicato il saggio scientifico del giovane sociologo catanzarese Davide Costa dal titolo "Cannibalismo, Questioni di genere e serialità"

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È stato pubblicato da qualche giorno “Cannibalismo , Questioni di genere e serialità” il saggio scientifico di Davide Costa – dottorando di ricerca in Sociologia della medicina – edito dalla casa editrice universitaria Tab edizioni di Roma. Sottoposto a “double blind peer review”, il saggio analizza il fenomeno del cannibalismo con un approccio transdisciplinare che ingloba la sociologia, l’antropologia e la criminologia.

In particolar modo, Il concetto di cannibalismo viene approfondito attraverso 5 casestudy di soggetti cannibali: da Jeffrey Dahmer, a Leonarda Cianciulli, ad Andrei Chikatilo, ai coniugi Baksheev e Armin Meiwes.

Ogni casestudy ha previsto l’inclusione delle variabili di genere e di orientamento sessuale, correlate alle condotte criminali di questi soggetti da cui è emersa una riflessione sulle differenze nel modus operandi fra serial killer uomini e donne, sulla serialità in coppia e sulla serialità omicidiaria messa in atto da serial killer omosessuali.

Focus sull’autore

Davide Costa vive a Tiriolo (CZ) ed è laureato in Sociologia, Professioni sanitarie e in Criminologia all’Università degli studi Magna Graecia di Catanzaro. Presso lo stesso ateneo è attualmente dottorando di ricerca in Sociologia della medicina. I suoi interessi riguardano le questioni di genere e la sanità.

È membro di Editorial Board e autore di diverse pubblicazioni, tra cui il saggio “Mangiare da matti. Una storia socioalimentare a Girifalco (e non solo)”. È membro dell’AIS (Associazione Italiana di Sociologia) sezione sociologia della salute e della medicina e della SISS (Società Italiana di Sociologia della Salute) e finalista (2019 e 2021) al concorso internazionale di poesia Il Federiciano.

Citazioni dell’autore

Ringrazio l’editore della Tab edizioni, il dottore Mario Scagnetti e tutto il suo staff per aver seguito e soddisfatto ogni mia singola fobia o mania di perfezionismo. Questo è sicuramente l’inizio di una proficua e solida collaborazione. Una scommessa vinta con una casa editrice così importante e senza avere alcuna pregressa collaborazione o contatto. Ringrazio sia chi mi ha supportato in tutto questo tempo e anche i diversi e incessanti ostacoli che incontro“.

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