“Sulla mia pelle”: la regione Calabria restituisce dignità alla donna | FOTO E INTERVISTE

Il consiglio regionale e il Movimento Civitas hanno evidenziato l'importanza di un percorso culturale contro la violenza e promosso l'arte del tatuaggio come strumento di rinascita

  • Convegno "Sulla mia pelle" in Consiglio Regionale Calabria
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Mimosa - Festa della donna
    Foto di Salvatore Dato / StrettoWeb
  • Convegno "Sulla mia pelle" in Consiglio Regionale Calabria
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StrettoWeb

Una cicatrice può raccontare tanto, troppo. Può rappresentare una caduta maldestra, magari un ginocchio sbucciato da piccoli, ma può avere anche diverse sfaccettature, talvolta dolorose. È il caso di una cicatrice, simbolo di una violenza subita e che, purtroppo, non può essere cancellata. Ma una ferita, un segno del corpo, può acquisire un nuovo significato a cui si aggiungono delle sfumature colorate.

L’obiettivo di “Sulla mia pelle“, promosso dalla Regione Calabria con il contributo del Movimento Civitas, è far sì che il  dolore subito si converta in un seme di rinascita mediante la creatività. L’evento promuove l’arte dei tatuatori calabresi, i quali si sono offerti di coprire gratuitamente le ferite delle donne e di dar loro nuova sicurezza.

Il professionista Antonio Calarco, portavoce dei tatuatori calabresi, ha dichiarato ai microfoni di StrettoWeb l’importanza del tatuaggio come cura per il corpo e l’anima, il segno delle done che si amano di nuovo.

Intervista ad Antonio Calarco, portavoce dei tatuatori calabresi

Grande partecipazione da parte delle istituzioni della regione intera, in primis del vicepresidente Giusi Princi, promotrice dell’evento. Il fil rouge dell’iniziativa è di offrire un risvolto positivo alle donne vittime di maltrattamenti. “Quest’anno vogliamo lenire le cicatrici attraverso l’arte del disegno, della creatività” – afferma Princi a StrettoWeb – “e ringrazio tutti i tatuatori che hanno sposato la nostra campagna“.

Giusi Princi, vice presidente Calabria: "Avviare una fase di riscatto e di rinascita con le istituzioni garanti"

Come riportato in una nota rilasciata dal consigliere Domenico Giannetta, l’augurio è rivolto a tutte le donne che stanno affrontando dei momenti difficili: “Voglio inoltre rivolgere, a nome mio e del Consiglio regionale i sentimenti di solidarietà incondizionata – associati alla speranza che la pace abbia il sopravvento sulla guerra – alle donne ucraine che vivono in Calabria e in Italia e a tutte le donne del popolo ucraino che sta coraggiosamente resistendo all’aggressione violenta dell’esercito russo”.

“E sentimenti di solidarietà rivolgo alle donne private dei diritti civili che subiscono sulla loro pelle le prevaricazioni delle autorità iraniane. In questo 8 marzo, vale la pena ricordare e sostenere la coraggiosa domanda di libertà delle donne iraniane. E di tutte quelle donne che vivono nei Paesi in cui sono mortificate da norme oppressive che collidono con ogni umanità, prima ancora che con i valori delle società occidentali”.

Il consigliere ha inoltre rilasciato una dichiarazione ai nostri microfoni, invitando ad intraprendere un percorso culturale ed educativo nelle scuole italiane.

Il consigliere Giannetta a Strettoweb: "Bisogna iniziare un percorso di sensibilizzazione anche all'interno delle scuole"

Le donne, protagoniste dell’iniziativa,  hanno deciso di combattere in prima fila la loro personale battaglia e di rappresentare coloro che hanno lo stesso vissuto sulla pelle. Emanuela De Vito, vittima di tentato femminicidio, ha lasciato una toccante testimonianza alla redazione StrettoWeb. La donna, scampata alla ferocia di 4 coltellate, ha sposato la causa dell’evento sottolineando come “si pensa sempre all’aspetto giudiziario e non a quello che la donna vive dopo, di come metabolizzare questo lutto“.

Emanuela De Vito, vittima di tentato femminicidio, si racconta a Strettoweb

Infine, il regalo dei tatuatori alle donne: durante l’evento infatti, hanno presentato il logo #sullamiapelle in cui, si spiega, “la mano di un uomo avvolge la donna con un filo rosso pieno di amore, che nel tempo però trasforma in un filo nero, pieno di possesso e violenza“. Color che sono state vittime di violenza e vorranno dare nuova forma alle loro cicatrici, potranno rivolgersi a tutti gli studi di tatuaggi che esporranno il logo sulla loro vetrina. In questo modo sarà possibile coprire i segni crudeli per lasciare posto alla bellezza, in modo totalmente gratuito.

Ancora una volta, la Giornata Internazionale della Donna diventa recipiente di esperienze, racconti, insegnamenti e speranze: da una ferita può e deve nascere una nuova luce.

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