L’anno scorso lo ha acclamato, se l’è goduto e ha esultato ai suoi gol, ma quest’anno ha rischiato di perderlo. Però alla fine lo ha atteso, “coccolato” e reintegrato. Ora, la Reggina, si aspetta che Galabinov possa “ricambiare” il favore, tornando a segnare come fatto nella scorsa stagione, soprattutto nella prima fase. A conti fatti, il bulgaro resta un attaccante di assoluto valore per la Serie B. E, aggiungeremmo, anche di grande autostima.
“Penso che potrei dare una grossa mano ai ragazzi, soprattutto in fase realizzativa. Sono un centravanti e il curriculum parla per me, ho fatto tanti gol. Non ho temuto di essere messo da parte, perché so che giocatore sono. Sapevo che la società aveva piena fiducia in me, quando sono arrivato ho firmato per tre anni apposta, c’era un progetto e il Direttore ha rispettato quanto ci siamo detti l’anno scorso”. Così l’attaccante nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio al Sant’Agata, ribadendo una vecchia promessa tra lui e Taibi al suo arrivo sullo Stretto.
“Ci sono stati tanti ragazzi nuovi che non conoscevo, essendo fuori da mesi. Da qualche mese sto con loro, mi trovo bene e penso di essermi integrato alla grande. La società mi è stata sempre vicino, anche telefonicamente, perché mi sono curato a Roma. Sono stato a contatto con medici, mister, Presidente e qualche compagno. Nulla da dire, ottimo rapporto con tutti”.
In estate era spuntata fuori qualche voce relativamente a una possibile cessione, ma il club amaranto dopo l’infortunio ha deciso di attenderlo. E ora, a parte la necessità di mettere minuti nelle gambe, Galabinov sta bene e lo abbiamo visto anche per qualche spezzone contro il Parma: “sapete tutti che sto venendo da un infortunio importante, ma sono riuscito a recuperare con qualche mese d’anticipo e in questo momento mi sento bene. L’unica cosa che mi manca è il ritmo partita, ma mi sento in forma e ho bisogno di giocare, di avere minuti in campo, anche se decide il mister, io sono a disposizione”.
Reggina, Galabinov: “non è stato facile, l’ho vissuta male”
L’ex Spezia ammette che non è stato facile, ma ne è venuto fuori anche grazie al supporto della società e dei compagni: “non è stato per niente facile, è uno degli infortuni più gravi per un calciatore, che tiene lontano dai campi per mesi. Fortunatamente non ho avuto problemi nel post-operazione, è andato tutto liscio e ho accorciato i tempi di uno-due mesi. L’ho vissuta male ma ora mi sento bene. Il fatto di rientrare e avere i compagni accanto fa stare bene, per questo sono felice del ritorno e ora guardo avanti”.
E sul momento difficile della squadra: “stiamo vivendo abbiamo avuto qualche sconfitta in più, immeritata aggiungerei, ma questo è il calcio e ad inizio stagione ci sono state tante vittorie mentre adesso ci sta girando male e c’è un po’ di sfortuna. Serve restare uniti. Non vorrei parlare di fortuna, ma c’entra anche quella. A volte si può giocare meglio delle avversarie e perdere lo stesso e a noi al momento sta girando male. Noi siamo sempre stati uniti, ma quando gira male prima o poi deve girare bene. Questa sfortuna finirà e ritroveremo la squadra dell’inizio”.
Reggina, Galabinov: “ecco cosa mi ha detto mister Inzaghi”
Galabinov poi parla anche di Inzaghi: “con il mister abbiamo parlato quando sono rientrato, ha detto che ci voleva un po’ di tempo per la ripresa. Ora sto bene, penso di poter reggere, ma ci vogliono minuti in campo, ci vogliono le partite. Mi servono quelli, poi il mister fa le sue decisioni. Non ho problemi con alcun tipo di schema, ho giocato col 3-5-2, 4-3-3 e altri. Questa squadra offensivamente sta facendo bene, arrivano tanti cross”.
“Ci vuole esperienza e i ragazzi giovani non la hanno, serve tempo e noi esperti dobbiamo dare una mano. Io personalmente lo sto facendo e quando vedo qualcosa è giusto che lo dica, sia dentro che fuori dal campo. Anche i più giovani però al momento non li vedo male psicologicamente, non vedo difetti, di certo ci può essere qualche errore tecnico che commettiamo tutti”.
Solo un’altra volta in carriera Galabinov ha subito un infortunio piuttosto lungo, anche se non così grave. E al termine di quella stagione, era a La Spezia, è arrivata la promozione. E’ certamente un precedente che fa ben sperare: “a me è successo di venire da un infortunio meno grave di quello che ho avuto anche a La Spezia. Il percorso è stato però diverso perché lì siamo partiti male, mentre quest’anno i ragazzi sono partiti bene. Gli alti e bassi ci sono in una stagione e i momenti negativi arrivano sempre. La squadra è forte, il mister sa cosa vuole, ha una bella visione di gioco, ci mette bene in campo ma sta a noi cercare di tirarci fuori da questa situazione”.