Messina-Roma e Palermo-Napoli in 4 ore: come cambierà il Sud con Ponte sullo Stretto e alta velocità

Il Ponte sullo Stretto e l'alta velocità ferroviaria avvicineranno il Sud non solo al resto d'Italia e d'Europa, ma anche con se stesso. Le distanze tra le città meridionali dopo il completamento di tutte le opere

StrettoWeb

A che serve il Ponte sullo Stretto di Messina? Le ricadute positive saranno innumerevoli: i posti di lavoro, il turismo, l’economia. Ma sotto il profilo prettamente trasportistico e dei collegamenti, ovviamente, avremo i benefici maggiori che poi si ripercuoteranno a catena su tutti i settori: economico, lavorativo, culturale, sociale, sportivo etc. etc. Ma come cambierà il Sud con il Ponte sullo Stretto e l’alta velocità ferroviaria? Quanto tempo ci vorrà per raggiungere le varie città del Paese e del Sud?

Di seguito i dati con i tempi previsti per i futuri collegamenti ferroviari, quindi in treno, tra le stazioni centrali delle rispettive città dopo il completamento del Ponte sullo Stretto e della linea ad alta velocità ferroviaria già progettata:

  • Palermo-Roma 5 ore e 30 minuti 
  • Palermo-Napoli 4 ore e 15 minuti
  • Palermo-Reggio Calabria 1 ora e 30 minuti 
  • Palermo-Catania 1 ora e 15 minuti
  • Catania-Roma 4 ore e 35 minuti 
  • Catania-Napoli 3 ore e 20 minuti 
  • Catania-Reggio Calabria 35 minuti
  • Messina-Napoli 2 ore e 45 minuti 
  • Messina-Roma 4 ore 
  • Messina-Palermo 1 ora e 25 minuti
  • Messina-Catania 30 minuti
  • Reggio Calabria-Roma 4 ore
  • Reggio Calabria-Napoli 2 ore e 45 minuti

Inutile evidenziare che Messina e Reggio Calabria saranno collegate da un treno pendolari in meno di 15 minuti dal centro di Reggio al centro di Messina, destinate a diventare due quartieri di un’unica, grande, città metropolitana, che sarà la sesta città d’Italia con 600 mila abitanti in tutta l’area urbana tra le due sponde dello Stretto.

Ovviamente saranno enormi anche i vantaggi per gli spostamenti in auto: senza code o intoppi, traghettare tra Messina e Villa San Giovanni costa oltre un’ora e 15 minuti in più rispetto a quanto tempo ci vorrebbe per attraversare lo Stretto in auto rimanendo sempre in autostrada e proseguendo quindi il proprio percorso. Non bisogna, infatti, considerare soltanto i 30 minuti di attraversamento in mare, ma anche tutto il tempo che di percorrenza e attesa dall’uscita dallo svincolo autostradale, l’arrivo agli imbarcaderi, il biglietto, l’attesa media per la prima nave disponibile, l’arrivo dall’altra sponda, l’uscita dagli imbarcaderi e il ritorno in autostrada.

Con il Ponte, invece, non si uscirà mai dall’autostrada e così si potrà viaggiare da Reggio Calabria a Catania in un’ora (saranno 120km di autostrada), da Reggio Calabria a Palermo in due ore, da Messina a Napoli in quattro ore. Spostamenti oggi impensabili: la Sicilia ha il record assoluto di viaggiatori aerei perché l’aereo è l’unico mezzo utile per spostarsi nel resto d’Italia, nonostante i costi elevati e la scomodità di tutto l’iter aeroportuale. Con alta velocità ferroviaria e Ponte sullo Stretto, almeno tutte le tratte da Roma (compresa) in giù saranno competitive in termini di tempi e costi con l’aereo. Roma e Napoli saranno così vicine che da Catania, ma anche da Palermo, da Trapani, da Siracusa, insomma in generale dalla Sicilia, non sarà più così scontato che convenga viaggiare in aereo. Ci sarà vera continuità territoriale, libertà di movimento a qualsiasi ora del giorno e della notte, tanto da generare nuove economie di scala in tutti i settori.

Sarà l’unica vera e possibile fine della “questione meridionale”: un Sud più vicino, che possa fare sistema, con città ben collegate tra loro e pronte a proiettarsi in un contesto economico e produttivo evoluto e adeguato ai tempi, al resto d’Italia e al resto d’Europa. Impossibile anche solo pensare che di fronte a tutto questo ci possa essere ancora qualcuno schierato dalla parte del “no”.

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