Matteo Messina Denaro era a Campobello almeno dal 2018

Con il nome di Andrea Bonafede, Messina Denaro ha potuto avere i documenti necessari per sottoporsi alle cure mediche e per comprare auto, moto e casa

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L’ex super latitante Matteo Messina Denaro viveva a Campobello di Mazara, ultimo suo nascondiglio, almeno dal 2018. Nel comune del trapanese a pochi chilometri da Castelvetrano, suo paese d’origine, dunque, il boss viveva da almeno 5 anni. Emerge dalle motivazioni dell’ordinanza con cui i giudici del Riesame di Palermo hanno respinto la richiesta di scarcerazione di Andrea Bonafede, geometra che ha prestato l’identità al boss.

Con il nome di Bonafede Messina Denaro ha potuto così avere i documenti necessari per sottoporsi alle cure mediche, acquistare la casa di vicolo San Vito usata come covo e comprare la Giulietta con cui si spostava. Dalla ordinanza emerge anche che il capomafia, latitante da 30 anni, e che usava anche lo pseudonimo di Francesco Salsi, aveva una moto Bmw enduro.

Andrea Bonafede, dunque, sarebbe stato a disposizione del boss almeno negli ultimi quattro anni. Lo scrive il tribunale del Riesame di Palermo che ha respinto l’istanza di scarcerazione presentata dai legali di Bonafede e che attribuisce all’indagato “un fascio di condotte di assistenza a tutto tondo alla latitanza del capomafia”. Bonafede – precisa il tribunale – ha messo a disposizione “se stesso come alias di Messina Denaro consentendogli la libera circolazione nel territorio, gli acquisti per la copertura della latitanza, l’accesso alle cure“.

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