Assicurazione auto e trasporto animali domestici, come tenerli al sicuro

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Tanti tra noi sono amanti degli animali e, probabilmente, ne possiedono uno o più di uno. Quando si è in procinto di organizzare una vacanza oppure quando si ha intenzione di fare un’uscita fuori porta, oppure ancora per gli spostamenti quotidiani, a qualcuno tra noi potrebbe essere sorto un dubbio con annessa domanda: “posso portare in auto il mio animale da compagnia?”. Fughiamo subito ogni dubbio in proposito, e ulteriori concatenati che potrebbero sorgere più avanti.

Trasporto animali domestici in auto: si può fare?

Innanzitutto, è bene precisare cosa si intende per “animale domestico“. Infatti, con quest’ultimo termine ci riferiamo, come suggerisce il nome stesso, a tutti quei quadrupedi o bipedi che abitano le quattro mura della propria casa. In particolar modo, il riferimento è a tutti quegli amici a 4 zampe più diffusi come cani e gatti; non sono esclusi, però, tutti gli animali “meno consueti” come pesci oppure uccelli e conigli.

Per il trasporto, invece, di tutti gli altri animali, bisognerà fare un discorso a parte che prevede norme differenti sia per quanto riguarda il trasporto sia per quanto riguarda il mezzo che si dovrà utilizzare. Per essere chiari, serviamoci di un esempio: sarà capitato a tanti tra noi di leggere affissa ad un camion l’etichetta “trasporto animali vivi”; per questa situazione, infatti, sono previste norme differenti che non riguardano quelle a cui facciamo riferimento in questo caso.

Quindi, dopo aver compreso a cosa ci riferiamo quando parliamo di animali domestici, è bene parlare della Legge e cosa questa preveda quando, appunto, si ha la necessità o, semplicemente, il piacere, di portare con sé in auto oppure in motociclo il proprio amico peloso.

Trasporto animali domestici, cosa dice la Legge

Anticipiamo fin da subito che il trasporto di animali domestici è regolamentato dal comma 6 dell’articolo 169 del Codice della Strada che, difatti, dispone, in primis, il divieto di trasportare gli animali in condizioni che possano costituire un impedimento oppure un pericolo per la guida.

Inoltre, lo stesso articolo consente il suddetto trasporto a patto che gli animali in questione siano custoditi in una gabbia apposita, oppure nel contenitore o nel vano posteriore rispetto al posto di guida che deve essere appositamente diviso da rete oppure da un altro strumento di separazione analogo e idoneo.

Bisogna però fare una precisazione. Nonostante tutte le dovute accortezze e cautele, gli animali sono nettamente più vulnerabili rispetto a noi essere umani qualora dovesse verificarsi un incidente stradale, al punto che potrebbero riportare danni molto più gravi rispetto all’uomo. Per questo motivo con la giusta assicurazione auto è possibile ottenere un risarcimento per le lesioni riportate dall’amico peloso o piumato, così da garantirgli le cure più idonee.

Quindi, ricapitolando, il trasporto degli animali domestici è consentito dalla Legge: il conducente e padrone può portare con sé il proprio amico peloso all’interno del veicolo, a condizione però che lo si faccia in sicurezza.

Nonostante questo, come abbiamo detto sopra, in caso di sinistro potrebbe capitare che il proprio peloso riporti dei danni, ed è proprio in questo caso che entra in gioco l’assicurazione. Vediamo insieme i due casi principali, ovvero le situazioni in cui la compagnia assicurativa è tenuta a risarcire i danni e quelle in cui non lo è.

Assicurazione e incidente senza colpa

Sono contemplate due diverse possibilità per l’eventuale risarcimento dei danni subiti da un animale domestico a bordo del proprio veicolo. La prima che prendiamo in esame riguarda la casistica di tutti quei sinistri senza colpa, ovvero quando la responsabilità è dell’altro conducente.

In tutti questi casi l’indennizzo spetta di diritto perché l’RC Auto risarcisce i danni causati a terzi e in questi sono compresi anche i propri animali domestici. Ergo, se il proprio cane o il proprio gatto sta viaggiando con noi al momento dell’incidente e dovesse subire delle lesioni proprio a causa del sinistro provocato dall’altra vettura, il conducente che, difatti, ha la responsabilità dell’accaduto è tenuto a risarcire i danni anche riportati dal proprio amico a quattro zampe.

In questo caso occorre tuttavia una precisazione: per ottenere il suddetto indennizzo, è necessario dimostrare che il proprio animale sia stato trasportato correttamente e che, di conseguenza, sia stato custodito adeguatamente secondo quanto previsto dall’articolo 169 del Codice della Strada.

In caso contrario, se questo non fosse dimostrabile, la compagnia assicurativa potrebbe rifiutarsi di risarcire i danni oppure potrebbe stabilire un rimborso ridotto.

Assicurazione e incidente con colpa

Se quella poc’anzi descritta può essere considerata una situazione nettamente favorevole per il padrone dell’animale, quella che ci appropinquiamo a descrivere è l’esatto opposto: parliamo dei casi in cui il sinistro coinvolga il proprio animale domestico ma, a causare l’incidente, sia stato il proprietario.

In questo caso, infatti, la copertura per la responsabilità civile non prevede in alcun modo un indennizzo per i danni riportati dal proprio peloso. Questa situazione può essere risolta, eventualmente, con l’aggiunta di polizze accessorie al momento della stipula dell’assicurazione, ma variano in base alla compagnia.

Consigli per trasportare gli animali domestici in sicurezza

Vediamo adesso alcuni consigli pratici per trasportare in sicurezza il proprio amico a quattro zampe, rispettando, in primis, il Codice della Strada.

Il conducente potrebbe optare per l’utilizzo della classica gabbietta o trasportino, chiamato kennel rigido. Questa modalità è la più diffusa, semplice e anche economica. Si potrà trasportare facilmente il proprio amico a 4 zampe rispettando anche il suo benessere.

Un’altra soluzione è la cintura di sicurezza per cani. È un’imbracatura, simile a quella che utilizzano anche gli esseri umani, che si collega da una parte alla cintura di sicurezza già presente in auto e, dall’altra, al collare o alla pettorina del proprio amico.

Infine, un altro dispositivo è la classica rete divisoria. Quest’ultima è un’altra soluzione molto diffusa perché facile da reperire e installare ma anche perché consente all’animale di essere libero, essendo così specialmente adatta per tutti quegli amici a quattro zampe che devono entrare in confidenza con gli altri due strumenti.

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