Tribunale di Reggio Calabria in subbuglio: con il rischio di ispezioni governative si corre ai ripari

Il caso della gestione del personale al tribunale di Reggio Calabria ha mandato tutti in subbuglio, dopo l’interrogazione dell’onorevole Calderone e il rischio di imminenti ispezioni da parte del governo

StrettoWeb

Come avevamo scritto qualche giorno fa, nel Tribunale e nella Corte d’Appello di Reggio Calabria vi sono dinamiche sulle quali si sta cercando di fare luce. Gli addetti all’ufficio del processo vengono impiegati in maniera anomala, quasi demansionati. La questione è stata sollevata dall’onorevole Tommaso Calderone, che con un’interrogazione parlamentare aveva chiesto al ministro Nordio di far ispezionare gli uffici giudiziari. Ora, a quanto si apprende, il Tribunale è in subbuglio. I sindacati chiedono a gran voce che venga applicata la legge e la presidente,  Mariagrazia Arena, corre ai ripari.

Lo scorso 13 febbraio si è svolta una riunione presso la stanza della Presidente del Tribunale di Reggio Calabria, alla presenza del direttore amministrativo, dott.ssa Annamaria Tornatora, e degli esponenti sindacali. Carico di lavoro, orari di servizio, turni, mansioni: i sindacati hanno chiesto trasparenza e applicazione della legge, in merito ai circa 200 addetti all’ufficio del processo attualmente in servizio negli uffici giudiziari reggini. E si è parlato persino di bagni in attesa di manutenzione e lavori, e di climatizzatori malfunzionanti, per i quali Patrizia Foti, di UILPA, ha proposto di adottare dei provvedimenti tampone limitando l’attività alle urgenze e l’impiego del personale presso le aule dotate di riscaldamento. E sempre Foti ha chiesto anche di procedere ad una ricognizione delle autorizzazioni al parcheggio, “al fine di verificare se sono stati assegnati al personale a tempo determinato“.

Il merito al demansionamento arbitrario, sia Foti di UILPA che Iannò di Confsal Unsa hanno specificato che gli addetti all’ufficio del processo possono essere utilizzati come cancellieri in udienza solo se mancano assistenti a cancellieri. Foti ha anche segnalato il fatto che assistenti e cancellieri siano stati destinati ai servizi e di conseguenza distolti dalla verbalizzazione in udienza.

Argomento fondamentale sono stati i carichi di lavoro individuali di tutte le sezioni, per i quali è stata chiesta una ricognizione complessiva. Santo Cuzzocrea, della CISL, ha ribadito che tutto il personale assegnato alla sez. Gip/Gup svolge mansioni corrispondenti all’ordinamento professionale di riferimento. Tutte le rappresentazioni sindacali hanno chiesto “un aggiornamento al fine di potere esaminare la ripartizione dei carichi di lavoro gravanti su tutte le sezioni e articolazioni dell’ufficio da determinarsi con criteri sia quantitativi sia qualitativi che tengano conto del numero delle posizioni personali trattate all’interno dei singoli procedimenti e la relativa posizione giuridica (liberi o detenuti) nonché in relazione ai procedimenti aventi ad oggetto misure reali o di prevenzione del valore degli affari trattati”.

La parte pubblica, ovvero la presidente Arena e il direttore Tornatora, hanno aderito “a questa richiesta relativa a tutto il personale a tempo determinato e indeterminato, specificando che tale rilevazione sarà effettuata anche per la sezione civile anche in relazione all’arretrato ultratriennale e alla sezione immigrazione. Tale verifica ultratriennale sarà effettuata anche per la sezione dibattimentale“.

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