Reggio Calabria, la proposta dell’associazione Mary Dance: “pensare ad un laboratorio urbano diffuso partendo dalla lettura”

Dibattito sul valore della parola e sull’utilizzo dei reading esperienziali nei luoghi della nostra Reggio Calabria

“Riflettere sulle voci letterarie della Shoah e specificamente sulla scrittura di Primo Levi con i soci della Mary Dance, associazione reggina, domenica 29 gennaio 2023 ha rappresentato un momento creativo e generativo di idee per un nuovo modo di essere e vivere con proattività nella città. E’ nato un dibattito sul valore della parola e sull’utilizzo dei reading esperienziali nei luoghi della nostra Reggio, al chiuso e all’aperto: un messaggio di vita e di futuro dal ricordo di sofferenze passate. Si può pensare al laboratorio urbano diffuso? E’ interessante partire dalla lettura (suono) di un testo (poetico, narrativo, saggistico) per eventi olistici con finalità: formative, ludiche, per il turismo”, è quanto scrive in una nota Vania D’Angelo. “Leggere una poesia di Nosside e chiedere ai ragazzi quali idee si attivano per la creazione di un portale on line sul turismo della Magna Grecia, con abbinamento di uno strumento musicale dell’epoca, di un ‘immagine di un pinax, dell’intervento di uno psicologo che parli del sentimento amoroso, di un coreografo che mostri figure di danza magno-greca, di un hair stylist (parrucchiere) che riproduca un’acconciatura in tema. Ascoltare un brano di “Gente in Aspromonte” e parlare di sistemi organizzativi aziendali in campo agrituristico coinvolgendo un artigiano liutaio o un cuoco esperto di gastronomia locale. La somministrazione di questionari sarebbe avvincente e molto proficua. Tutti coinvolti: dall’artigiano al docente al medico all’ingegnere senza trascurare piccoli e grandi imprenditori”, rimarca D’Angelo.

“Organizzare dei corsi di inglese o di italiano utilizzando testi che parlino della nostra regione con giochi di ruolo (teatralità) e learning by doing (imparare facendo) servendo piatti o dolci tipici può essere molto utile per un target di anziani ma può vederli erogatori (si pensi ai docenti in pensione). Utilizzare vecchi materiali di scarto (packaging , incarti di attrezzature informatiche) dipingerli insieme e attribuire ad ogni scatolo un ambito lessicale con inserimento di fogli con i vocaboli / le frasi correlate. Solo esempi generativi di centinaia di idee. E, ancora, se parlassimo di due figure professionali nuove? Eccole: l’animatore culturale urbano ed il travel designer di turismo letterario calabrese sempre con approccio multidisciplinare, legato alla musica, ai teatri, ai musei, al bergamotto, alla gastronomia, a prodotti locali. Ma emerge impulsivamente simultaneo un quesito: come? E soprattutto con quali risorse qui ed ora? E’ la meravigliosa economia circolare del volontariato che ci può salvare: libera, disinteressata, ricostituente e arricchente non solo per chi ne fruisce ma per chi ne è attore fisico. Le agenzie extra-educative, le associazioni e le parrocchie con tutto il terzo settore giocano un ruolo fondamentale al riguardo”, evidenza D’Angelo.

“Un’occasione per la ricerca corale di nuovi input per la proattività di ogni individuo nella comunità microurbana. La scoperta è iniziata ed è per tutta la comunità urbana in prospettiva non solo eminentemente reggina. E chi esclude che non diventi attrattiva di investimenti importanti? Siamo disponibili per riparlarne dovunque e con chiunque, liberamente e gratuitamente. Contattateci al 331 4802077 per una programmazione primaverile-estiva di massima. La città che parla, rivive“, conclude D’Angelo.