Caso Reggina, parla anche il Presidente del Pisa: “non fa bene al calcio, le regole vanno rispettate”

Dopo le parole di Micheli del Brescia è arrivato anche il pensiero del Presidente del Pisa Giuseppe Corrado, a margine di un evento. Un'analisi un po' più equilibrata, in cui il numero uno dei toscani ha chiesto chiarezza e che le regole vengano rispettate

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Continua a tenere banco, negli ambienti calcistici, il “caso Reggina”. Dopo la calda Assemblea di Lega di ieri, sono uscite fuori le prime dichiarazioni. Quelle del DG del Brescia Micheli rappresentano una sorta di salto nel vuoto pericoloso, per contenuti, modi e non solo, considerando che quanto da lui affermato (“i club in Assemblea hanno chiesto l’esclusione dal campionato della Reggina”) non corrisponde al vero. Oggi, poi, è arrivato anche il pensiero del Presidente del Pisa Giuseppe Corrado, a margine di un evento. Un’analisi un po’ più equilibrata, in cui il numero uno dei toscani ha chiesto chiarezza e che le regole vengano rispettate. Tuttavia, anche in questo caso occorre precisare come il club amaranto non abbia violato alcuna regola.

Il caso Reggina “è una cosa che non fa bene al calcioha detto Corrado, come riporta sestaporta news – nel caso in cui ci fossero regole che non dovessero essere rispettate. Ci aspettiamo che le regole vengano rispettate. Abbiamo chiesto che la Lega e la Covisoc illustrino la situazione e lo stato vero dell’arte, per capire come si stanno svolgendo i fatti, perché attualmente siamo un po’ perplessi. Uno dei principi sacrosanti è quello della lealtà sportiva. Mi è piaciuta molto la dichiarazione fatta a un convegno dal Ministro Abodi nei giorni scorsi, che ha dichiarato che ciò che oggi manca oggi è il rispetto, delle regole, delle decisioni e della lealtà sportiva, ma anche delle società sane e per bene che si comportano in maniera giusta”, ha aggiunto.

“Se poi chi si comporta bene dev’essere equiparato allo stesso modo di chi cerca scappatoie o si comporta male, allora c’è un problema. Non sappiamo qual è la vera situazione perciò è difficile esprimere un giudizio, ma sappiamo che le regole ci sono e vanno applicate. La Reggina è in una situazione non dissimile da quella in cui si trovò il Pisa al nostro arrivo. Noi pagammo con 4 punti di penalità e pagammo tutto, anche l’Irpef”. Anche Corrado non sa, o fa finta di non sapere, che quando rilevò il Pisa non esisteva ancora la norma “salva-aziende” varata qualche mese fa, di cui la Reggina ha usufruito. Poi il Presidente del Pisa chiude sulla questione Genoa: “la seconda cosa che non ci risulta dalle norme che conosciamo è il patteggiamento del Genoa. Se la federazione lo ha accettato ci sarà sicuramente qualcosa che non conosciamo”.

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